La Nuova Sardegna

lo chef nell’isola

di Roberto Petretto
lo chef nell’isola

TERRALBA. L’occasione del riscatto, della rivincita, della seconda opportunità, per alcuni assume le corpulente sembianze di Antonino Cannavacciuolo. Per una ragazza originaria di Sanluri, ma da...

04 marzo 2018
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TERRALBA. L’occasione del riscatto, della rivincita, della seconda opportunità, per alcuni assume le corpulente sembianze di Antonino Cannavacciuolo. Per una ragazza originaria di Sanluri, ma da tempo trapiantata a Terralba, la chance del rilancio è arrivata con lo chef napoletano, che oltre a avere un ruolo di giudice in Masterchef (la trasmissione di culto per gli amanti della cucina), è il padrone indiscusso di un altro format televisivo di grande successo: “Cucine da incubo”.

Lo schema della trasmissione è questo: Cannavacciuolo si presenta in un ristorante che solitamente attraversa un periodo di crisi e fornisce gli elementi per un rilancio.

Cannavacciuolo è approdato la settimana scorsa nella trattoria “Terra nostra” di Terralba, locale gestito da Myriam Collu. La missione: dare una nuova spinta al locale, attraverso un intervento sul menù, un’aggiustatina al lavoro dello staff e, non meno importante, una rinfrescata all’immagine del locale. Ieri all’ora di pranzo la trattoria era chiusa, ma dall’esterno di notava già un importante cambio di immagine con delle ampie vetrate con gli infissi bianchi e le tende in tinta.

Myriam non può fornire dettagli sulla settimana in cui lei, col personale della trattoria, hanno condiviso spazi e lavoro con la “brigata” televisiva di Cannavacciuolo. Le regole della produzione sono rigide e non si possono svelare dettagli su questa operazione di rilancio di “Terra nostra”. Però, sul proprio profilo Facebook, la titolare della trattoria non fa nulla per nascondere l’entusiasmo e pubblica anche una foto in cui è ritratta insieme a Cannavacciuolo, accompagnata da un commento: «Un’emozione unica. Oltre che un immenso piacere, è stato un vero onore, Chef! Un’esperienza che non dimenticherò mai».

I dettagli verranno svelati tra un mese, quando dovrebbe andare in onda la trasmissione registrata a Terralba, che ora vivrà la delicata fase di montaggi. Per ora si sa che a Cannavacciuolo e alla produzione di Cucine da incubo è piaciuta molto la storia che sta dietro il ristorante di Terralba e quella personale di Myriam Collu. Una storia non semplice, che emergerà dal dipanarsi della trasmissione.

Ancor meno trapela sulle scelte gastronomiche di Cannavacciuolo, anche se il fatto che la presenza dello chef sia stata notata nella zona di Marceddì lascia intendere che pesci e frutti di mare saranno protagonisti del rinnovato menù di “Terra nostra”.

Cannavacciuolo ha anche postato una suggestiva foto al tramonto scattata proprio a Marceddì. Nella settimana trascorsa tra Arborea e Terralba, lo chef, che ha il proprio quartier generale a Villa Crespi, un hotel con annesso ristorante a Orta San Giulio in provincia di Novara, ha mostrato la stessa affabilità che traspare dalle sue apparizioni televisive. Si è concesso volentieri a foto di gruppo e selfie e ha distribuito anche qualcuna delle sue famose e temute “pacche sulle spalle”.

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