La Nuova Sardegna

Keller, il bando d’asta va deserto: è la fine

di Luciano Onnis
Keller, il bando d’asta va deserto: è la fine

Non si presentano i potenziali acquirenti cinesi né l’azienda isolana. Dai sindacati sos alla Regione 

03 maggio 2018
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VILLACIDRO. Mazzata letale alle residue speranze di riavvio della Keller Elettromeccanica: il bando del Consorzio industriale di Villacidro per la vendita dell’azienda già in procedura fallimentare, in scadenza il 29 aprile, è andato deserto. Si sono rivelate così del tutto aleatorie, come qualcuno aveva ipotizzato, le manifestazioni di interesse presentate dal gruppo cinese Crrc Zhuzhou Locomotive e l’ Ati “Co.Ge.Ma” (costruzioni generali e manutenzioni), con sede direzionale e operativa a Macchiareddu.

Entrambi i presunti possibili acquirenti hanno disertato il bando d’asta, tirandosi indietro al momento di mettere nero su bianco. La partecipazione alla gara d’acquisto dello stabilimento di carrozze ferroviarie, chiuso da oltre sei anni e da due in procedura di fallimento decretata dal tribunale civile di Cagliari, prevedeva come base d’asta un contratto annuo di affitto di poco superiore ai 440mila euro su concessione di dieci anni, a conclusione dei quali la proprietà sarebbe diventata definitivamente del locatario. Nell’ultimo anno sono stati annunciati interessamenti da parte di diversi gruppi imprenditoriali.

Sono comparsi cinesi, giapponesi, austriaci, italiani, dati in pasto a sindacati e lavoratori che di queste manifestazioni di interesse e piani industriali di rilancio avevano necessità per poter mantenere gli ammortizzatori sociali a favore dei circa 170 dipendenti in mobilità, sussidio già scaduto altre volte e riavuto in deroga. I sindacati hanno tenuto accesa questa fiammella, pressando la Regione perché si facesse carico di trovare, nel mercato imprenditoriale nazionale e internazionale, acquirenti del ramo aziendale Keller.

Ma visto il risultato finale, c’è forte il sospetto che chi sulla carta ha avanzato proposte d’acquisto, stesse solamente sondando il terreno per verificare i fondi che Regione e Stato avrebbero messo sul tavolo. Per dirla tutta, i soliti incentivi pubblici che spesso attirano imprenditori spregiudicati che più che al rilancio dell’attività industriale mirano ai contributi di Regione e Stato. «La situazione non è certamente delle migliori – commenta Gianluigi Marchionni, segretario territoriale della Fiom Cgil –, l'auspicio è che le proposte di acquisto del ramo Keller da parte di acquirenti possano essere ripresentate dopo una rimodulazione del bando da parte del Consorzio industriale». Il bando di vendita imponeva agli eventuali acquirenti di accollarsi debiti preesistenti verso i creditori (oltre 5 milioni) oltre al ripristino di capannoni e macchinari ormai fatiscenti dopo sei anni di chiusura della fabbrica. Le segreterie territoriali di Fiom, Fsm e Uilm hanno chiesto un incontro urgente alla Regione alla luce del bando di vendita andato deserto.
 

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