La Nuova Sardegna

CAGLIARI. Non è più un Progetto, resta solo Autodeterminatzione, ma il risultato di marzo, intorno al 2 per cento alle Politiche, l’ha sgretolato comunque. Dopo le dimissioni del portavoce Anthony Muroni e l’addio del gruppo Sardos, ecco quello di Comunidades. È il movimento che, nel 2014, sosteneva Michela Murgia, mentre alle ultime elezioni era uno delle otto gambe dell’alleanza indipendentista. Ad annunciare il secondo addio è stata Valentina Sanna, una delle candidate nei collegi uninominali per la Camera. «Oggi a dividerci – scrive Comunidades – è senza dubbio una vecchia pratica capace, prima di tutto nei rapporti personali, di trasformare da un giorno all'altro il portavoce (Muroni) che fino a ieri ci rappresentava totalmente, in qualcuno da cui guardarsi e prendere le distanze. Così è stato nel momento in cui sono state accettate senza discussione le sue dimissioni. E questa per noi è una pratica non più accettabile da molti anni». Che, secondo Comunidades, «stavolta ha fatto venir meno quelli che erano i presupposti del Progetto. Cioè essere di rottura e discontinuità' rispetto alla politica espressa dalle ultime giunte regionali, ma anche rispetto alle prassi egoistiche e divisive che hanno sempre ostacolato tutti i processi di convergenza tra le forze indipendentiste. Prassi invece che – secondo Sanna – hanno ripreso il sopravvento». Scritto del secondo distacco, i Rossomori – anche loro fanno parte di quel fronte – hanno risposto invece picche a Renato Soru del Pd, che li ha invitati a rientrare nel centrosinistra. A firmare la replica, il segretario Marco Pau: «La nostra strada è segnata solo dai nostri passi. Maldestri tentativi di condizionare il nostro percorso sono destinati a fallire e lo diciamo anche a chi ha ben altri problemi nel suo partito, il Pd».