La Nuova Sardegna

Servizio idrico, rete colabrodo nell’isola ma le perdite sono in calo

di Silvia Sanna
Servizio idrico, rete colabrodo nell’isola ma le perdite sono in calo

La situazione sarda è molto grave, tra le peggiori a livello nazionale Ma dal 2014 la percentuale è scesa dal 62 al 55 per cento: risparmiati 12 milioni

17 maggio 2018
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SASSARI. La media nazionale di acqua che si disperde nelle reti è altissima: circa il 40%. Ma per la Sardegna, messa molto peggio, già eguagliare quel dato sarebbe un grande risultato. Secondo le ultime rilevazioni l’isola viaggia intorno alla media del 55%: significa che nei rubinetti delle case arriva meno della metà dell’acqua messa in rete. È una delle performance peggiori a livello nazionale. Ma se si vuole vedere il bicchiere mezzo pieno, qualche passo avanti negli ultimi quattro anni è stato fatto: la dispersione è diminuita di almeno 7 punti percentuale, perché superava abbondantemente il 60%. E il risparmio ottenuto è stato di 12 milioni di metri cubi d’acqua, l’equivalente di 8 miliardi di bottiglie da un litro e mezzo. Abbanoa, nel confermare che la situazione generale è decisamente critica, spiega però che il processo per una graduale diminuzione delle perdite inizia a procedere spedito. L’esempio arriva da Sassari: i lavori avviati poco più di un mese fa hanno già consentito di risparmiare 75 litri di acqua al secondo.

La situazione. Rispetto alla rilevazione Istat del 2015 di cui ha dato notizia il Corriere della Sera pubblicando i dati sulla dispersione di acqua potabile nel territorio nazionale, la Sardegna continua a stare nei bassifondi della classifica. Ma c’è un primo salto in avanti. La media è scesa sino al 55% e ci sono realtà virtuose. In Ogliastra, per esempio, con Lanusei al 13% e Oliena: il comune del Nuorese, protagonista di un progetto pilota, ha visto diminuire le perdite dal 53% al 30% con un investimento sulle reti di circa 40mila euro. Visto il successo dell’operazione, il Progetto Oliena sarà esportato nei 130 Comuni isolani dove il tasso di dispersione è più elevato. Come Sassari, appunto, inserito nella lista dei primi 30 dove le perdite superano il 54% dell’acqua immessa nelle reti.

Le criticità. Nell’inchiesta del Corriere intitolata “La rete idrica è un colabrodo”, il Comune isolano dove la situazione è più critica è Tempio: la percentuale di acqua dispersa è del 69,1%. Nella top ten anche Iglesias (65,2%) e Cagliari (59,3%). L’ente gestore conferma la situazione particolarmente critica, legata in alcuni casi a interventi discutibili: per esempio a Tempio, dove lunghi tratti di rete colabrodo sono stati sostituiti ma le parti vecchie non sono state eliminate. Proprio l’età della rete rappresenta un grave handicap: nell’isola circa il 10% ha meno di 30 anni, il 60-65% più di 30 anni e c’è un 25% che ha sul groppone oltre 50 anni di servizio. Dice Abbanoa: «Le reti ci sono state consegnate, insieme agli impianti di potabilizzazione e depurazione, in condizioni critiche, burrate e corrose, con oltre mezzo secolo di attività alle spalle».

Investimenti. Il quadro cambia alla voce investimenti: la Sardegna è ai primi posti in Italia con 62 euro spesi per abitante nel 2017. Abbanoa è anche al primo posto con 42 bandi pubblicati: 13,1% sul totale dei bandi pubblicati in tutta l’isola nel 2017.

Interventi nelle reti. L’investimento complessivo è di 178,9 milioni di euro: saranno impiegati nei prossimi tre anni per manutenzioni ordinarie e straordinarie con sostituzioni di interi tratti di condotte. Una quota degli investimenti è destinata alla replica del Progetto Oliena: interventi intelligenti agendo sulle cause che generano la dispersione. Sono 30 i primi Comuni coinvolti, divisi in tre lotti. La sperimentazione è stata avviata su Sassari, inserita nel lotto C del Nord Sardegna che comprende anche Alghero, Olbia, Porto Torres, Arzachena, La Maddalena, Ozieri, Tempio, Santa Teresa Gallura e Sorso. Gli altri due lotti, centro e sud Sardegna, vedranno i cantieri aprirsi a breve; la procedura di gara è stata conclusa e i lavori complessivamente dureranno 14 mesi.

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