La Nuova Sardegna

OLBIA. Fondazione Etica promuove a pieni voti il Comune per trasparenza. Sulla base dei dati del 2015 Olbia batte città come Trento, Udine, Aosta. Staccate di molto Ancona, Siracusa, Cosenza e Salerno. Come anticipato ieri dal Corriere della sera, è stato pubblicato il secondo rapporto sul rating pubblico. I comuni sono obbligati a rispettare alcuni parametri di trasparenza previsti dalla legge. Ma ogni ente si mostra al pubblico di utenti in modo diverso, spiegando in modo differente le sue azioni e i costi che sostiene. Fondazione Etica valuta proprio il modo di comunicare ai cittadini dei comuni. Osservazioni che diventano numeri e che vengono inseriti nel rapporto. All’interno del documento una sezione è dedicata alla governance, suddivisa in due ambiti, trasparenze e performance. Venti i comuni campione che sono stati analizzati, uno per regione. Il loro inserimento in questa particolare classifica è stato fatto sulla base di parametri come la dimensione demografica e il reddito pro-capite. In testa con i rating più alti ci sono Cuneo e Treviso con 23 e 22,8 su 25, indicati come benchmark. Seguiti da Parma e Olbia. In coda le città del sud Siracusa, Brindisi, Cosenza e Salerno.

Sul fronte della trasparenza il comune benchmark è Olbia, seguito da Trento e Udine. Il linea generale emerge che i comuni con le migliori performance sono anche i più trasparenti.

Olbia si difende bene anche dal punto di vista delle performance. Uno dei punti principali è il raggiungimento degli obiettivi indicati nel piano. Benchmark è Parma che insieme a Olbia, Trento e Frosinone ha dichiarato di aver raggiunto il 100 per cento.

Nel mese di aprile Olbia aveva conquistato un posto d’onore per un altro aspetto analizzato da Fondazione Etica. Il numero di incarichi pubblici assegnati senza gare o appalti. Il Comune era risultato essere uno tra gli enti in Italia a fare maggiore ricorso a questa fattispecie contrattuale. Con una quota di affidamenti diretti sul totale degli appalti comunali pari al 75%.