La Nuova Sardegna

Panorama oscurato a Porto Rotondo: il re della pasta contro gli Swarovski

Tiziana Simula
Marina Swarovski e la figlia Fiona
Marina Swarovski e la figlia Fiona

De Cecco ha presentato un esposto al tribunale di Tempio. Sotto accusa il restyling della villa della signora dei cristalli a Porto Rotondo

10 luglio 2018
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PORTO ROTONDO. La guerra tra il re della pasta e la principessa del cristallo si combatte a Porto Rotondo a suon di cubature e udienze. Lei, Marina Giori Swarovski, 76 anni, pronipote italiana del Daniel che ha fondato l’azienda nel 1865, ha ampliato la dependance della sua villa, lui, Giuseppe De Cecco, 68 anni, della dinastia che da oltre 130 anni esporta la pasta in tutto il mondo, suo vicino di casa, ha presentato un esposto in Procura perché quell’ampliamento gli ha tolto la visuale. «Ho comprato la villa, nel 2008, anche per il bellissimo panorama. Ora mi affaccio e vedo un tetto», ha detto ieri in aula Giuseppe De Cecco, persona offesa nel processo che vede imputati per abuso edilizio Marina Giori Swarovski in qualità di committente dei lavori, Erek Nuener, proprietario e legale rappresentante della società “Jewel Establishment, Savin Jacques Couelle, progettista e direttore dei lavori e Antonio Caredda, costruttore arzachenese. L’inchiesta, che nel 2013 portò anche al sequestro della dependance da parte della Procura, partì con l’esposto del re della pasta. Ci fu anche un decreto penale di condanna, a cui i difensori dei quattro imputati si sono opposti.

È cominciato quindi il processo e ieri è stato sentito come teste e parte offesa Giuseppe De Cecco, difeso dall’avvocato Attilio Chirico. «La mia villa confina con Villa Trinitaria – ha spiegato al giudice Marco Contu – Nel settembre 2012 ho visto una gru, ho capito che si stavano realizzando nuove opere e mi sono preoccupato perché avevo il timore che potessero coprire il panorama. Ho telefonato a Marina, che conosco, e lei mi ha detto di stare tranquillo perché sarebbero state case basse. Così sono partito. Ma quando sono ritornato a Porto Rotondo, verso aprile, maggio 2013, ho scoperto che copriva la visuale. Ho provato a ricontattare Marina ma non sono riuscito a parlarci. Quindi ho presentato un esposto in Procura perché si verificasse se fosse tutto regolare». L’ampliamento di villa Trinitaria con la realizzazione ex novo di un locale seminterrato e altre opere, era stato realizzato in virtù del Piano casa. Ma, stando alla contestazione della Procura, i volumi realizzati tra l’inverno e la primavera del 2013 sarebbero superiori a quanto autorizzato.

Il processo riprenderà il 17 luglio con l’esame di tutti i testi. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Franca Della Camelia, Giuliano Frau, Gian Comita Ragnedda ed Egidio Caredda.

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