La Nuova Sardegna

Intesa Lega-pm: i 49 milioni restituiti in oltre 70 anni

di Laura Nicastro
Intesa Lega-pm: i 49 milioni restituiti in oltre 70 anni

Fondi del Carroccio: versamenti di 600mila euro all’anno per i 49 milioni da restituire

19 settembre 2018
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GENOVA. Un conto dedicato su cui versare ogni due mesi 100mila euro, per un totale - minimo - di 600mila euro all'anno. Sono i termini dell'intesa tra gli avvocati della Lega e la procura di Genova (secondo cui «non si tratta di un accordo, ma di un'istanza della difesa» accolta dai pm) sulle modalità di esecuzione del sequestro preventivo dei 49 milioni di euro frutto della presunta maxi truffa ai danni dello Stato, tra il 2008 e il 2010, sui rimborsi elettorali.

Queste modalità permettono al partito di non chiudere e ai magistrati di recuperare i soldi, ma non mancano le polemiche. «La #LegaLadrona ha deciso di restituire i soldi spariti in comode rate. Ci metteranno più o meno lo stesso tempo di quello che impiegheranno per rimpatriare i clandestini: 80 anni», twitta l'esponente Dem Maria Elena Boschi. «Quasi un secolo per restituire il bottino di una truffa ai danni degli italiani? Una furbata mai vista, una colossale presa in giro», rincara la dose il deputato Pd Andrea Romano.

Non ci vede nulla di strano, invece, il procuratore di Genova, Francesco Cozzi. Nell'illustrare le modalità del sequestro, il magistrato sottolinea come sia stato usato col partito lo stesso metodo adottato con le aziende «per evitare di soffocarle e permettere loro di continuare le attività». Nelle casse del Carroccio, al momento, ci sono solo 130 mila euro. Una cifra che nei prossimi giorni verrà sequestrata dagli uomini del nucleo di polizia tributaria della finanza di Genova. Gli altri prelievi partiranno dall'esercizio 2019.

I soldi che la Lega mette a disposizione della procura potranno arrivare o dall'affitto di via Bellerio, sede milanese del Carroccio, o da quello che il partito ottiene in altro modo scritto in bilancio, e cioè dalle donazioni dei cittadini, dal 2 per mille delle dichiarazioni dei redditi o dai versamenti degli eletti del partito. Non sono invece previsti prelievi da altri conti, come quelli di onlus, fondazioni e associazioni riconducibili al Carroccio.

Ma tutto questo non blocca l'inchiesta sul presunto riciclaggio di parte dei fondi. Le indagini proseguono per verificare se le accuse mosse dall'ex revisore contabile, Stefano Aldovisi, siano fondate. Nel caso in cui i pm genovesi dovessero provare che 10 milioni (su 49) sono stati effettivamente trasferiti in Lussemburgo, verrebbero sequestrati.
 

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