La Nuova Sardegna

I led fanno bene al pianeta e alle tasche

Alfredo De Girolamo
I led fanno bene al pianeta e alle tasche

Addio lampade alogene: dal primo settembre è in vigore il regolamento Ue 244/2009. Risparmieremo energia elettrica ed emetteremo milioni di tonnellate in meno di anidride carbonica

23 settembre 2018
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Per certi versi, una svolta storica: l'Europa dice addio alle lampadine alogene. Dal primo settembre di quest'anno, è entrato finalmente in vigore il regolamento 244/2009 dell'Unione Europea relativo alla progettazione ecocompatibile delle lampade a uso domestico, che inizialmente avrebbe dovuto essere attivo già nel settembre del 2016. Venne rinviato per rendere meno drastica la transizione e dare tempo al led di diffondersi nonostante il costo più basso delle vecchie lampadine, e per permettere alle aziende produttrici di ricollocare i propri dipendenti addetti alle alogene nei nuovi settori di produzione. La Francia, la Germania e l'Italia furono i paesi che spinsero maggiormente per ritardare l'entrata in vigore del regolamento. Una mossa doverosa - l'Ue calcola in quasi 7.000 gli addetti che hanno rischiato di perdere il lavoro - così come altrettanto doveroso è stato il varo del nuovo regolamento.

Pur essendo infatti uno di quegli oggetti "silenziosi", dei quali ciascuno di noi fa ampio uso senza mai accorgersi degli effetti che non siano quelli economici del lasciare inutilmente una luce accesa in una stanza, le lampade alogene sono anch'esse produttrici di scorie inquinanti, e per questo motivo, oggi che l'attenzione all'ambiente è sempre maggiore, pagano il loro scotto. Passare infatti dall'alogeno al led, le lampadine ad alta efficienza energetica (led sta per "light emitting diode", ovvero "diodo ad emissione di luce"), comporta non solo un risparmio per le tasche dei cittadini - contando che il ciclo di vita di una lampada led è 20 anni, Eurostat prevede che gli italiani risparmieranno poco meno di 11 euro su ciascuna lampada - ma soprattutto un risparmio energetico annuale pari al consumo annuo di elettricità del Portogallo, ovvero 48 TWh di energia elettrica.

Questo dato interessante, fornito dall'Enea (l'Ente nazionale per le Nuove tecnologie, l'Energia e l'Ambiente sotto il controllo del Ministero dello Sviluppo economico), si traduce in un risparmio superiore alle 15 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 al 2025, ovvero eguali emissioni generate da due milioni di persone all'anno. Tale stima è stata confermata anche dalla portavoce della Commissione europea per il clima e l'energia, la finlandese Anna Kaisa Itkonen, secondo la quale il nuovo regolamento in vigore porterà anche a una riduzione del consumo di petrolio, da lei calcolato in 75 milioni di barili di greggio all'anno. Inoltre, per tornare ai costi, la minor spesa in bolletta permetterà di ammortizzare in un anno il prezzo delle lampadine led, che pur essendo più elevato è comunque sceso del 75% dal 2010 a oggi.

Una domanda naturalmente è dove finiranno le lampade alogene attualmente in uso e ancora sul mercato, negli stock dei negozi. Nessuna preoccupazione né per i consumatori né per i rivenditori dunque, lo stop dell'Unione Europea vale solo per la produzione, ciò che è in uso o sul mercato va normalmente a esaurimento. Dall'Europa, dunque, arriva una nuova scossa alle politiche ambientali quotidiane, sfruttando un oggetto che certo nuovo non è. Il led infatti fu inventato nel lontano 1962 dall'americano Nick Holonyak Junior, all'epoca consulente per la General Electric, e da allora è stato continuamente oggetto di studi, ricerche e miglioramenti, che addirittura hanno portato nel 2014 tre studiosi giapponesi, appartenenti due all'Università di Nagoya e uno all'Università della California a Santa Barbara, a vincere il Premio Nobel per la Fisica grazie all'invenzione del led blu efficiente, "che ha reso possibile la produzione di luminose sorgenti di luce bianca a risparmio energetico" (questa la motivazione ufficiale data dalla commissione che assegna i Nobel).

Oggi, il led diventa la regina delle lampade in Europa. Un bel regalo di compleanno per il suo inventore Nick Holonyak Jr., che appena due mesi dopo l'entrata in vigore del regolamento europeo compirà la bellezza di 90 anni. (@degirolamoa)

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