La Nuova Sardegna

Stop alla prescrizione, Palmieri: processi infiniti

Alessandro Pirina
Stop alla prescrizione, Palmieri: processi infiniti

Il presidente della Camera penale di Sassari contro la riforma di Lega-5 stelle: «Vengono meno le garanzie degli imputati. Imbarazzante la posizione di Licheri»

10 novembre 2018
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SASSARI. È una condanna senza appello quella “pronunciata” dal presidente della Camera penale di Sassari sulla rivoluzione della prescrizione. Marco Palmieri boccia la proposta del governo che vuole abbattere l’istituto giuridico dalle sue fondamenta. Demolisce la politica giudiziaria del governo Lega-Movimento 5 stelle, in particolare quella del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. «Costui, dandosi dell’azzeccagarbugli, sta riuscendo in un’impresa unica – afferma Palmieri –. Quella di rovinare un impianto fatto di pesi e contrappesi, magari non perfetto, ma certamente funzionante e garantito quale il processo penale italiano».

Il giudizio del presidente della Camera penale “Enzo Tortora” è netto. «Risparmio a tutti quello che già si sa sulla prescrizione emendata e rinviata al 2020 nella sua operatività ed evito di addentrarmi in spiacevoli commenti di tipo politico. Evito per pietà di parlare di carceri da costruire, da riempire, di legittima difesa riformata e dissuasori elettrici. Dico solo, perché la gente lo sappia e lo può sapere solo chi è finito nelle maglie del nostro processo – sottolinea l’avvocato sassarese –, che l’intervento di questo governo sulla prescrizione del reato colpisce la parte più coinvolta e debole del processo, l’imputato, colui che ha tutto da perdere dalla dilatazione dei tempi del processo medesimo». Per Palmieri con l’intervento di Lega-5 stelle «si mortifica l’articolo 27 della Costituzione, con l’imputato che resta appeso al filo della decisione del Giudice terzo - che può essere anche di condanna, sia ben inteso - per un periodo di tempo illimitato. Questo succederà, vedere un processo durare all’infinito. Ancor più di prima. La prescrizione è il vero presidio del principio costituzionale della ragionevole durata del processo e non il contrario come vogliono farvi credere ».

Non solo Bonafede. La dura presa di posizione del presidente della Camera penale non risparmia nemmeno il collega Ettore Licheri, senatore del Movimento 5 stelle, che in una intervista alla Nuova ha dichiarato di condividere in toto la riforma portata avanti dalla maggioranza gialloverde. «Dispiace leggere l’intervento di ieri del collega senatore Licheri, in passato pure segretario della Camera penale, che salvo errore fino a qualche tempo fa si batteva in favore degli ultimi nelle nostre stesse aule, rinnegare apertamente questo minimum di guarentigie, dire per esempio che l’appello è una scusa, una perdita di tempo. Imbarazzante. Mi chiedo cosa significhi essere coerenti in questo tempo – conclude Palmieri –, ma so già cosa risponderebbero Licheri e Bonafede in coro. Significa essere dei patetici, incredibili romantici, o come diremmo invece noi, uomini e donne che si alzano la mattina, e si riconoscono nell’immagine riflessa nello specchio e nella toga che indossano con dignità».



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