Nodo accantonamenti: il Governo convoca Pigliaru
La lettera inviata dal presidente della Regione qualche giorno fa produce effetti: vertice il 20 novembre
CAGLIARI. Il Governo convoca la Regione Sardegna per affrontare la questione accantonamenti. Oggetto del vertice che si terrà alle 11 del 20 novembre, a Roma, presso il ministero degli Affari regionali è «l'avvio di un confronto per la revisione del contributo alla finanza pubblica della Regione».
La convocazione del ministero fa riferimento a una lettera inviata a luglio dal governatore Francesco Pigliaru con la quale veniva chiesto di «aprire immediatamente un confronto sugli accantonamenti, per arrivare a una intesa politica necessaria e indispensabile, considerato che la Corte Costituzionale in ogni sua sentenza precisa che la definizione della cifra deve essere il frutto di un accordo politico fra Stato e Regione, e che lo Stato non può imporre unilateralmente né in modo permanente gli accantonamenti».
Lo scorso 25 ottobre la Regione aveva dato inizio a un braccio di ferro, annunciando il «rifiuto di pagare i 285 milioni di euro richiesti perché non dovuti in seguito alle sentenze della Corte Costituzionale». Il Governo però aveva tirato dritto prevedendo la voce Sardegna nella Finanziaria nazionale: ben 536 milioni di accantonamenti, compresi i 285 milioni che Pigliaru aveva promesso di non versare.
Tanto che l'assessore al Bilancio, Raffaele Paci, aveva parlato di «truffa di Stato», lanciando un appello a tutti i parlamentari sardi per fare fronte comune. Oggi, quattro mesi dopo la lettera del governatore, il ministero ha convocato l'incontro per il 20 novembre prossimo.