La Nuova Sardegna

Centrodestra, alta tensione nella coalizione

Centrodestra, alta tensione nella coalizione

Riformatori e parte di Fi contro la designazione a sorpresa di Solinas. Domani il tavolo a Barumini

29 novembre 2018
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SASSARI. Alla fine a guidare il centrodestra sarà Christian Solinas, ma nella coalizione ci sono ancora molti mal di pancia. Più che sulla persona sul metodo. Parte di Forza Italia, i Riformatori e anche altri alleati non hanno digerito l’incoronazione del senatore al congresso Psd’Az. Una accelerata non prevista nei piani della coalizione, che già era riuscita a evitare che la designazione di Solinas avvenisse per bocca di Salvini. Per 24 ore in casa centrodestra si continuava a ripetere che il nome del candidato governatore sarebbe uscito dal tavolo della coalizione ai primi di dicembre, ma poi nella mattinata di sabato, mentre a Milis scendeva in campo Massimo Zedda per i progressisti, a Cagliari Ugo Cappellacci (Forza Italia), Giorgio Oppi (Udc) e Stefano Tunis (Sardegna20venti), uno alla volta, incoronavano Solinas leader dell’alleanza. Apoteosi ovviamente tra i sardisti, malumori tra gli altri alleati, costretti a un amaro applauso, anche se, bisogna sottolinearlo, la Lega non ha mai ratificato la nomination di Solinas. Che dovrebbe avvenire domani pomeriggio a Barumini, dove si riunirà il tavolo del centrodestra.

Ma il sigillo sul senatore leader della coalizione sarà preceduto da una resa dei conti nella alleanza. Tutto rigorosamente a porte chiuse, presenti solo i rappresentanti degli 11 partiti e movimenti della coalizione capitanati dal coordinatore, il deputato leghista lombardo Eugenio Zoffili, più la sottosegretaria alla Cultura, anche lei leghista ma bolognese, Lucia Borgonzoni. Sarà un incontro ad alta tensione, perché la parte di Forza Italia che non sta con Cappellacci (da Salvatore Cicu a Pietro Pittalis, ad Alessandra Zedda) prenderà la parola per esprimere i suoi dubbi sulle modalità della candidatura di Solinas. D’altronde, la pace interna siglata con il coordinatore si fondava proprio sulla necessità di presentare un nome condiviso al tavolo. Il più gettonato sembrava proprio Cicu. Ma così non è stato. Anzi, al congresso del Psd’Az Cappellacci è stato il primo a lanciare il nome di Solinas. «Noi un candidato ce l’abbiamo già ed è Christian». Applausi sardisti, gelo tra i suoi. Ma anche tra i Riformatori, che nelle trattative sono stati la voce più critica sul fatto che il presidente dovesse essere un leghista. «Noi vogliamo decidere in Sardegna e per i sardi – ripete il coordinatore Pietrino Fois –. Il tavolo del centrodestra nasce con questo spirito perché così hanno voluto gli 11 partiti». Ma alla Fiera di Cagliari è andato in scena un altro film e inevitabile domani a Barumini arriverà la recensione negativa. Anche se poi alla fine a guidare il centrodestra sarà comunque Solinas. (al.pi.)

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