La Nuova Sardegna

Policlinico sassarese, Rusconi: «Passi avanti dalla Regione, ma serve un segnale dalla proprietà»

Andrea Rusconi
Andrea Rusconi

Parla il direttore amministrativo di Habilia, la società interessata alla struttura

02 dicembre 2018
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SASSARI. Ieri pomeriggio ha inviato alla Regione il piano di riqualificazione secondo standard e il cronoprogramma degli interventi da realizzare perché il Policlinico possa riottenere le convenzioni. Andrea Rusconi dice: «Io il mio compito l'ho svolto secondo gli accordi presi, la Regione ha fatto un grandissimo passo avanti. Adesso spetta alla proprietà compiere il suo presentando al giudice del concordato il piano per la ristrutturazione del debito e consentire che venga emesso il decreto per concedere la struttura in affitto ad Habilita».

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Debiti pari a 35 milioni di euro, non proprio una cifra da poco.Non manca la tenacia al direttore amministrativo del gruppo bergamasco. Crede che l'operazione possa davvero concludersi se ognuno farà la sua parte, ma non nasconde le difficoltà che ancora permangono. E che rischiano di far diventare la situazione da grigia a nera. «Il fatto è che quando ho cominciato le trattative con i proprietari del Policlinico ero di fronte a un ospedale in attività e accreditato. Ora le condizioni sono completamente mutate: l'ospedale è chiuso e senza convenzioni», afferma Andrea Rusconi. E usa una metafora rimanendo nell'ambito sanitario per riassumere la situazione: «Il paziente è al limite, se non si interviene con urgenza non potrà essere salvato».

Solo per i lavori i Rusconi sono pronti a metterci venti milioni di euro, per l'esattezza 19,5 milioni. Lavori divisi in 6 lotti, che vanno dal comparto operatorio (i più onerosi, con una spesa di 2,9 per le sale chirurgiche e di 700mila euro per scale di accesso e ascensori) per continuare con gli altri reparti e servizi, camera mortuaria compresa. «In pratica si tratta di rifare l'ospedale ex novo - sottolinea Rusconi -. Dobbiamo realizzare anche le scale antincendio, gli ascensori, poi, sono da sostituire perché non sono adeguati a portare gli operati in barella».Tuttavia, fermo restando che c'è l'impegno da parte di Habilita a rimettere tutto a norma, Andrea Rusconi preme sul fatto che il Policlinico si salva se riprende subito l'attività.

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«Noi siamo disponibili a subentrare nella gestione già a gennaio, ma i tempi li detteranno anche le decisioni che prenderà il giudice del concordato».I sindacati hanno chiesto un incontro con i potenziali acquirenti, con il quale non hanno avuto un contatto diretto, ma, spiega Rusconi «ho dovuto cortesemente rifiutarglielo perché non abbiamo ancora ricevuto la risposta alla nostra proposta di contratto sia da parte del Policlinico che da parte degli organi della procedura concorsuale e quindi non possiamo offrire elementi di novità». Insomma, il tempo sembra essersi fermato all'incontro in prefettura del 13 novembre scorso, eccettuato l'accreditamento ottenuto per la riapertura degli ambulatori, che potranno così smaltire le liste d'attesa che si sono ulteriormente gonfiate negli ospedali pubblici.L'accreditamento per step, poi, nella trattativa economica tra ospedale e Habilita, crea oggettivamente delle difficoltà. Rusconi ricorda che «il valore dell'ospedale si è ridotto».

Dall'altra parte il Policlinico ha tutto l'interesse a non svendere. Però un punto d'incontro dovrà essere trovato per consentire che la struttura sanitaria possa continuare ad esistere. I lavoratori chiedono certezze e non vogliono attendere oltre, soprattutto non vorrebbero brutte sorprese . (p.f.)

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