La Nuova Sardegna

M5s, primarie al fotofinish Desogus è il candidato

di Alessandro Pirina
M5s, primarie al fotofinish Desogus è il candidato

Il funzionario di Sestu batte per soli 28 voti l’ex assessore di Porto Torres Forcillo A partecipare alle Regionarie 1.350 iscritti, oltre 100 in meno del primo turno

05 dicembre 2018
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SASSARI. Il Movimento 5 stelle riparte da Francesco Desogus. Il funzionario 58enne di Sestu ha vinto il secondo turno delle Regionarie. Era il favorito della vigilia, dalla sua aveva i big del Movimento, ma il suo successo è stato incerto fino all’ultimo. A sorpresa, infatti, Donato Forcillo, 31ennne di Porto Torres, ex assessore nella giunta di Sean Wheeler, lo ha tallonato per tutto lo spoglio e si è fermato a sole 28 lunghezze: 450 voti il primo classificato, 422 il secondo. Solo terzo invece Gianluca Mandas, vicesindaco di Assemini, dove è anche assessore all’Urbanistica. La sua vicinanza a Mario Puddu, l’ex candidato governatore ed ex sindaco proprio di Assemini, nonché uomo di punta dei 5 stelle sardi, era considerata la sua arma vincente, ma non è stata sufficiente. Mandas non è andato oltre i 261 voti. Gli altri due candidati al ballottaggio delle Regionarie erano Anna Sulis, 56enne di Quartu e già in corsa alle primarie di agosto che videro trionfare Puddu, che si è fermata a quota 143 voti, e l’insegnante sassarese Marcello Cherchi, fanalino di coda con 83 preferenze. In totale sono state 1.350 i grillini sardi che hanno preso parte alle Regionarie. 103 in meno rispetto al primo turno del 26 novembre.

Movimento spaccato. Per i 5 stelle sardi non sono state settimane facili. Prima l’uscita di scena di Puddu dopo la condanna a un anno per abuso d’ufficio, poi l’incertezza per la scelta del nuovo candidato governatore. Alla fine Luigi Di Maio, dopo la presa di posizione dei parlamentari sardi, ha indetto nuove primarie, ma ai nastri di partenza è stato escluso Luca Piras, ricercatore cagliaritano, arrivato secondo alle Regionarie di agosto. Una estromissione che ha scatenato forti polemiche all’interno del Movimento, anche perché non è stata fornita alcuna giustificazione ufficiale sul perché della non accettazione della sua candidatura. In questi giorni molti iscritti hanno annunciato che non si sarebbero presentati al voto. E circa un centinaio hanno mantenuto fede alla promessa. Altri, invece, hanno scelto di dirottare i loro voti sul candidato che, ai loro occhi, avrebbe potuto ribaltare i pronostici della vigilia. E così hanno deciso di puntare su Forcillo e Mandas. Basta confrontare i risultati tra primo e secondo turno. Il 26 novembre Desogus aveva preso 447 voti, ieri appena tre in più. Forcillo, invece, è passato da 324 a 422: una differenza di 98 clic in più. Mandas è passato da 118 voti a ben 261: in 10 giorni ha guadagnato 143 preferenze. Nessuno di loro, neanche Desogus, ha però raggiunto quota 464 voti, ovvero il risultato ottenuto da Luca Piras alle Regionarie di agosto. Cosa che ieri i sostenitori del ricercatore cagliaritano hanno tutti sottolineato su Facebook.

Via alla campagna. Al di là delle polemiche, Desogus, impiegato alla biblioteca del parco Monteclaro di Cagliari, è oggi il nuovo leader del Movimento 5 stelle sardo che dovrà subito mettersi in corsa per le regionali, quelle vere. Ad agosto i grillini era stati i primi a partire, ma il passo indietro di Puddu, e le discese in campo di Zedda, Solinas, Maninchedda e Murgia, li ha riportati al punto di partenza. Ma il programma, assicurano dal Movimento, è tutto già scritto. Non resta dunque che convincere la Sardegna. Una platea molto più ampia di quella in cui si sono giocate finora le Regionarie.

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