La Nuova Sardegna

La Nuova@Scuola, le lettere agli adulti della redazione scolastica /3

La Nuova@Scuola, le lettere agli adulti della redazione scolastica /3

L'anno scorso erano le "lettere dal futuro" scritte dagli adolescenti a sé stessi ragazzi, immaginando di essere già adulti. Un esercizio complicato che aveva prodotto un grande lavoro, ancora presente nel sito della Nuova Sardegna. Quest'anno, per la prima uscita del giornale "La Nuova@Scuola", la redazione studentesca ha scelto di scrivere direttamente agli adulti.

08 dicembre 2018
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Lanuov@scuolaQuello che state leggendo è il nuovo numero del giornale dei ragazzi, anno scolastico 2018/19, scritto dalle studentesse e dagli studenti delle superiori nell'ambito del progetto di alternanza scuola-lavoro "LaNuova@Scuola". La redazione è inserita nel più vasto e omonimo progetto che ogni giorno, grazie ai nostri partner, consente di far arrivare duemila copie del giornale a decine di istituti superiori. I redattori frequentano i licei classici Azuni e Canopoleno, il liceo statale "Margherita di Castelvì", i licei scientifici Spano e Marconi, il Polo tecnico Devilla-Dessì, l'IIS "Pellegrini", il liceo artistico "Figari".

  • Cari adulti. Scrivo questa lettera a voi perchè a volte abbiamo l'impressione che ci consideriate un po' incoscienti, non capaci di fare determinate cose che fate voi, non capaci di assumerci le responsabilità; Vi scrivo anche perchè tra due anni sarò maggiorenne e anche io farò parte di questo mondo, quindi vi chiedo: Come ci si sente ad essere adulti? Siete riusciti a realizzare i vostri desideri? E quali sono le vostre peggiori preoccupazioni? Immagino di sicuro che siano differenti dalle nostre. Molto spesso ci sentiamo ripetere da voi adulti quanto sarebbe bello tornare bambini, io non so se un giorno, quando avrò la vostra età ripeterò ai miei futuri figli le vostre stesse frasi, ma di certo penso che probabilmente da adulti si dimentichino gli stati d'animo di quando si era adolescenti: Anche noi giovani nel nostro piccolo ci sentiamo responsabili, di sicuro non saranno responsabilità come le vostre, ma per noi sono altrettanto importanti, anche noi abbiamo i nostri "piccoli" pensieri, come la scuola, lo sport, ma sopratutto, quello che sarà il nostro futuro e magari un sogno da realizzare... Quindi, cari adulti, non sottovalutate quello che potrebbe sembrare indifferenza o superficialità che nasconde un timido e profondo senso di responsabilità. Francesco
  • A te, mamma, che affronti mari e monti per vedermi anche solo un sorriso in volto. A te, donna della mia vita che mi stai accanto nonostante la mia testardaggine e i miei grandi difetti. A te, che ogni volta che ho un problema sei sempre presente con i tuoi sorrisi, dandomi la forza di andare avanti. A te, che sei la stella che con la tua luce mi guidi nelle scelte anche in quelle più difficili. A te, che in questa vita hai sofferto e fatto sacrifici per vedermi felice e non ti importava se tu non lo fossi ma importava solo vedermi sorridere. A te, donna speciale che da tutte le sofferenze ne sei uscita da sola ma con grande forza. A te, che mi vedi distante perché in alcuni momenti anzichè parlarti mi metto in testa che l’unica via d’uscita è la solitudine e che io possa risolvere tutto. A te, che in ogni caso siamo sempre state “noi due” perchè sappiamo affrontare le situazioni insieme. A te, dico grazie per i rimproveri e per le prediche che, anche se noiose, mi aiutano sempre a capire dove sbaglio anche per la minima sciocchezza. A te, mamma che anche se prendo un brutto voto mi incoraggi a fare sempre di meglio. Grazie a te mamma che nonostante tutte le difficoltà rimani sempre la mia scelta più bella. Grazia
  • Cari adulti, Quante volte vi ho sentiti dire: "L'adolescenza è il periodo migliore della vita, godetevi questi anni che poi non ritornano più"? Tante volte. La definite il periodo della leggerezza e della spensieratezza e credo che, in parte, abbiate ragione. Dico in parte perche credo che l'adolescenza sia, come dite voi, un bel periodo: si vivono grandi emozioni,amori, amicizie che lasciano, ciascuno, un segno particolare, indelebile. Tuttavia è anche un periodo in cui affiorano tantissime responsabilità fra le quali gli studi occupano certamente lo spazio più ampio. Ma ciò che opprime a noi adolescenti è la domanda:"Cosa voglio fare da grande? Quale futuro voglio per me?". Scegliere il vero obiettivo della vita non è cosi facile, ancora più difficile è raggiungerlo. A questo proposito voi ( mi riferisco soprattutto ai genitori) avete delle grandi responsabilità fin da quando nasciamo: allevarci, educarci e indirizzarci sulla giusta via. Grandi responsabilità che ci faranno diventare gli adulti del futuro. Vi si vede, spesso, come gli antagonisti della nostra crescita. Io non sono d’accordo, in quanto, avendo più esperienza di noi, potete aiutarci nelle nostre scelte future. Però, a volte, ci ostacolate nelle nostre scelte perché le ritenete affrettate o non adatte alla nostra età. Penso, anche, che il vostro mondo sia anche un po’ noioso e monotono. Pensate costantemente ai vostri problemi e io credo che di problemi ne abbiate tanti, ma considerate il lavoro una delle cose più importanti della vostra vita, più importante della famiglia. Credo che vi siate lasciati alle spalle la vivacità della vostra giovinezza, mal a vita deve essere sempre affrontata con il sorriso nonostante gli ostacoli e le avversità che incombono sul vostro cammino. Comunque so che un giorno crescerò e che anche io farò parte di quel mondo, quel mondo noioso e sempre uguale ma, intanto, voglio godere al massimo del mio momento di giovinezza. Un’adolescente
  • Caro nonno Nino Ormai non ci sei più da tanto e ogni anno che passa mi manchi sempre di più. Insieme a te c’è la nonna che tu hai amato sino alla fine dei tuoi giorni. Oggi ti scrivo perché ho letto alcune tue lettere indirizzate alla nonna, e mi sono commossa, sia per la mancanza ma anche per l’amore che provavi per lei, un amore sincero proprio quello che hai dato ai tuoi figli e nipoti. Oltre a commuovermi mi hai fatto notare tante cose una fra tutte é il linguaggio elegante e dolce (nonostante la tua terza elementare, che si fa sentire con qualche piccolo errore grammaticale). L’amore è il voler bene ai tuoi tempi era diverso dal mio, ora non ci sono più legami saldi, non c’è più serietà, non c’è più fiducia, ma soprattutto quello che prima era amore ora non esiste più. Nonno sono molto triste perché non proverò mai la sensazione che provava nonna nel ricevere le tue lettere e di poterle lasciare ai miei figli e nipoti , perché ora l'amore é basato da whatsapp, Facebook, Instagram e tutti i vari social network. L'amore non si vive più si “scrolla” sulla home di Facebook, non si mandano più lettere o cartone scritte con amore ma si mandano messaggi pensati in due minuti e creati quasi con lo stampo o addirittura copiati da qualche pagina su Google. Nonno mi manca vederti leggere il giornale sulla tua poltrona rossa, e mi manca anche la nonna con i suoi racconti ,mi manca vedervi abbracciati o mano nella mano. Mi manca guardarvi mentre vivevate il vostro amore che non é mai finito. E proprio come finivano le tue lettere Ricevi la mia alta e affettuosa stima Tanti baci Irene.
  • A voi, nonni, che avete attraversato il mare per vedermi nascere. A voi, che non avete mai smesso di insegnarmi i valori e mi avete sempre mostrato un immenso amore. A voi, che avete passato una vita intera insieme e continuate, fedelmente, a mantenere quella promessa fatta 53 anni fa, i cui risultati sono una grande e meravigliosa famiglia unita. A te caro nonno, che ti fai sempre in quattro per tutti noi, sempre disponibile e mai con le mani in mano. Che non smetti mai di mostrarmi l'impegno e la voglia di imparare e sei ancora così tanto intraprendente che non ti fermi mai. A te che da qualche anno ad oggi quando guardi lei daresti te stesso per averla un'ultima volta.. Sì, un'ultima volta vorremmo riavere te, nonna, ormai nascosta in un mondo tutto tuo dentro di te, fatto di lontani ricordi. Il disegno colorato della tua vita è ormai consumato, sbiadito da un'orribile gomma che cancella tutto. Che non ti permette di riconoscere quasi più nessuno, ma non sarà mai capace di cancellare quell'amore così forte che ti lega al nonno, l'uomo che ogni giorno continui a guardare con gli stessi occhi della tua giovinezza. A voi, gli esempi migliori di sempre. A voi, i migliori nonni del mondo Ilaria
  • LETTERA AL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI Gentile Signor Ministro, Il mio nome è Andrea, vivo a Sassari in Sardegna, e ho deciso di scriverle dei problemi relativi ai trasporti e alle infrastrutture della mia amata terra. Prima di esporle le difficoltà che la nostra regione deve affrontare, volevo congratularmi con Lei per il lavoro svolto dopo il crollo del ponte Morandi a Genova. La Sardegna, insieme anche alla Sicilia, essendo un isola è sempre stata più svantaggiata rispetto alle altre regioni che si trovano nella penisola per quanto riguarda i trasporti. Ad esempio: se io per lavoro devo recarmi a Roma sono costretto a prenotare il biglietto settimane prima perché,essendoci solo tre voli al giorno, i voli sono tutti pieni e non i riesce mai a partire quando si deve. Le compagnie aeree stanno tutte fuggendo nell'aeroporto di Olbia o in quello di Cagliari, e il nostro Presidente della Regione non sta facendo nulla per questo anzi, sta solo accentuando questo danno. Bisogna che il governo intervenga in maniera diretta su questa situazione critica. E' necessario che la zona nord-ovest della Sardegna abbia un aeroporto funzionale, dove ci sia continuità territoriale e non una sola compagnia aerea che si definisce "Low Cost" quando un lavoratore è costretto a spendere centinaia di euro per viaggiare e arrivare in ritardo perché non ci sono abbastanza voli per quella determinata destinazione. Questa mancanza di voli influisce anche sul turismo. Tutti i turisti preferiscono partire per la Costa Smeralda perché , anche se il costo del soggiorno è maggiore,il costo del volo è minore quindi ritengono più giusto spendere in meno per il volo e però spendere di più per il pernottamento. Bisogna intervenire, dobbiamo muoverci affinché tutta la Sardegna sia alla pari. Un altro grave problema è quello delle autostrade e dei così detti "lavori infiniti". In Sardegna da anni si lavora per costruire delle strade a quattro o più corsie, ma sembra che questi lavori siano destinati a non finire mai. La strada provinciale Buddi Buddi che collega Sassari con la zona marittima di Platamona è un’opera che va avanti da anni oramai e non se ne riesce a cavare piede. Ad Agosto, in piena estate, è stata chiusa per un mese a causa di lavori. Questo comportamento da parte del Comune di Sassari e della Regione Sardegna è inammissibile. Chiedo a lei di aiutare tutta la nostra regione, affinché noi, discendenti dell'antico popolo fenicio,possiamo rialzarci e ritornare ad essere una delle isole più belle, e affinché non solo noi possiamo apprezzarla, ma anche tutti i turisti che vogliono visitarla ma ,a causa dei problemi con i voli aerei e/o con le tratte marittime , non riescono a visitarla. Spero che lei possa aiutarci. Cordiali saluti Andrea
  • “Carissima” professoressa, colgo questa lettera come occasione per ringraziarla di avermi insegnato come non essere una persona come lei, ad essere il contrario di lei. E’ stata lei ad accusarmi per aver cercato aiuto fuori dalla scuola, non si è mai chiesta perché non l’ho fatto dentro? Non si è mai chiesta perché non ho chiesto aiuto a lei? La risposta è no. Però ora le risponderò ugualmente alle domande che non si è mai posta. Non le ho mai chiesto aiuto perché sembrava cieca per alcune cose che succedevano in classe, lei non vedeva le penne volare e non sentiva gli insulti con cui venivo etichettata, lei non ha mai visto niente,e all’apice di ciò che è successo, quando la persona in questione stava per arrivare alle mani con me, lei ha avuto il coraggio di accusarmi di aver coinvolto persone esterne, per aver coinvolto una persona che in quel periodo mi aiutava molto. Aveva ragione, avrei dovuto dirlo a casa, ma mi sentivo di esagerare, mi sentivo che quelle erano solo sciocchezze che tra ragazzi succedono, fino a quel giorno, giorno in cui, casualmente, dopo aver fatto passare tutto liscio a quella persona ha parlato di bullismo in classe, facendomi sentire piccola e fragile. Non ha mai cercato di capire la mia situazione, non ha mai capito quanto mi sentissi sola … una ragazza contro la massa, scatenata da un’altra ragazza, eppure non facevo nulla di male. Ora la ringrazio perché è anche grazie a questo episodio se ora sono come sono, ma sappia, che se continua ad essere così superficiale e disattenta con i suoi alunni ce ne saranno altri, come lei e come me. E io ho reagito, sono cambiata, mi sono fatta la corazza, beh però lei ha aumentato anche la corazza di chi aveva sgretolato la mia gioia di andare a scuola. Arrivederci, anche se in fondo spero di non rivederla mai.
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