La Nuova Sardegna

Gli studenti di Olbia alla scoperta dei segreti del vino

di Dario Budroni ; w; La scuola si trasferisce in cantina. Tra botti di legno e profumi inebrianti gli studenti hanno scoperto i segreti di una azienda che ha fatto del vino la sua grande fortuna. Sono i ragazzi dell’istituto tecnico professionale agrario Amsicora di Olbia. Insieme ai loro professori hanno passato una intera mattinata tra le mura e le piante delle Vigne Surrau, ad Arzachena, nel cuore granitico della Gallura, in un posto dove l’eccellenza e l’eleganza sono qualità che esaltano anche il più incorruttibile degli astemi. È una delle numerose tappe della seconda edizione del progetto
Gli studenti di Olbia alla scoperta dei segreti del vino

I ragazzi del tecnico “Amsicora” in visita alle Vigne Surrau Verso una collaborazione con l’alternanza scuola-lavoro

14 dicembre 2018
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INVIATO AD ARZACHENA. La scuola si trasferisce in cantina. Tra botti di legno e profumi inebrianti gli studenti hanno scoperto i segreti di una azienda che ha fatto del vino la sua grande fortuna. Sono i ragazzi dell’istituto tecnico professionale agrario Amsicora di Olbia. Insieme ai loro professori hanno passato una intera mattinata tra le mura e le piante delle Vigne Surrau, ad Arzachena, nel cuore granitico della Gallura, in un posto dove l’eccellenza e l’eleganza sono qualità che esaltano anche il più incorruttibile degli astemi. È una delle numerose tappe della seconda edizione del progetto La Nuova@Scuola. Una iniziativa ideata dal giornale e nata con due obiettivi ben precisi: promuovere la lettura del quotidiano in classe e creare un ponte tra il mondo della scuola e quello delle imprese. Per questo gli studenti dell’ultimo biennio dell’istituto agrario Amsicora di Olbia hanno visitato la cantina delle Vigne Surrau, una realtà che nel giro di pochi anni è riuscita a ritagliarsi un posto al sole nell’olimpo dei produttori vitivinicoli. I ragazzi, tutti particolarmente attenti e interessati, hanno scoperto cosa significa produrre un vino capace di conquistare un mercato che arriva fino agli Usa e di mettere in bacheca i più importanti premi internazionali. Una visita che ha anche dato ottimi frutti, visto che durante l’incontro Amsicora e Surrau hanno avuto modo di concordare un importante progetto di collaborazione. Si partirà con un percorso di alternanza scuola-lavoro.

Nel regno del vermentino. I ragazzi delle quarte A e B e della quinta A sognano un futuro che sappia di terra e dei suoi frutti. E la loro visita nella cantina di Vigne Surrau, azienda nata neanche venti anni fa da una tradizione familiare legata alla cultura degli stazzi galluresi, è stata un viaggio nella filiera di un vino che profuma di mare, granito e maestrale. A fare gli onori di casa, naturalmente, è stato Tino Demuro, il patron di Vigne Surrau. Dopo un breve incontro nella sala conferenze della cantina, i ragazzi hanno visitato le aree della struttura dove si produce soprattutto il vermentino, vino simbolo della Gallura, ma anche cannonau, carignano, muristellu e cabernet sauvignon. Il tour è comincia tra le botti di legno e di acciaio, dove il vino comincia ad assumere la sua anima più profonda, ed è poi proseguito lungo i nastri dell’imbottigliamento. Infine un passaggio tra le fredde stanze in cui lentamente matura il prodotto. «Nel 2018 abbiamo raggiunto una produzione di 330mila bottiglie, ma l’obiettivo è quello di raddoppiare questo numero nel giro di poco tempo – ha detto Alessandro Pedini, dello staff commerciale di Surrau –. A parte questo, noi crediamo molto nell’enoturismo e nell’accoglienza. Per esempio abbiamo una cantina, con wine bar e wine shop, che nel periodo estivo, più o meno da aprile fino a ottobre, accoglie circa 15mila visitatori». Ad accogliere i ragazzi dell’istituto Amsicora anche l’agronomo di Vigne Surrau, Fabio Isoni: «Qui tutto viene fatto manualmente. Anche la vendemmia, nonostante i tempi più lunghi, perché preferiamo selezionare tutte le nostre uve che arriveranno poi qui in cantina».

Il ruolo dell’orientamento. Visitare le cantine di Surrau significa farsi una idea sul proprio futuro. Un concetto ribadito da Vanna Meloni, che insieme a Cristina Ranchetti fa parte della struttura dell’orientamento dell’Università di Sassari, partner del progetto La Nuova@Scuola. «La scelta dell’università è importante per il futuro – ha spiegato Vanna Meloni –. Come università di Sassari abbiamo l’unico corso di agraria in Sardegna, ma abbiamo anche dei corsi dedicati in particolare alla viticoltura. Senza dimenticare che, in una azienda e in una terra come queste, non possiamo non parlare anche di turismo».

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