proposta in commissione
Consorzi industriali verso la riforma
Tunis, 20Venti: controllo affidato a Regione, enti locali e camerali
03 ottobre 2019
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CAGLIARI. «È molto importante che la materia dei consorzi industriali sia sotto il controllo degli assessorati all'industria e agli enti locali, così che i consorzi siano lo strumento utile per attuare le politiche della Regione»: ad affermarlo è l'assessora all'industria Anita Pili, che insieme al consigliere regionale Stefano Tunis (leader del Movimento 20Venti) ha presentato in commissione attività produttive il progetto di riforma dei Consorzi industriali, di cui Tunis è primo firmatario.
La proposta di legge modifica radicalmente la normativa del 2008. Lo spirito della riforma consiste nel dare a Regione, autonomie locali e Camere di commercio il compito di governare i consorzi per fare in modo che le scelte di politica industriale siano concordate. Il testo è composto da sei articoli, compresa la norma finanziaria e il programma di sviluppo triennale.
Tunis sottolinea che «la parte più complessa della gestione attuale riguarda il rapporto debitorio con Abbanoa, stimato intorno ai 24 milioni di euro, per i servizi idrici resi in questi anni ai consorzi», affermando che «non è accettabile che la Regione, chiamata a pagare questi conti, non sia connessa con la gestione dei consorzi e con le loro politiche di sviluppo». «Pensiamo di sanare il debito verso Abbanoa con un piano di rientro da pagare in 10 anni» dice la Pili. «Facciamo il primo passo – dice il presidente di commissione Piero Maieli – ma ci prenderemo il tempo necessario per portare in aula un testo di riforma largamente condiviso da tutte le forze politiche. Siamo consapevoli delle specificità di ogni consorzio, espressione delle peculiarità di ogni territorio». (a.palm.)
La proposta di legge modifica radicalmente la normativa del 2008. Lo spirito della riforma consiste nel dare a Regione, autonomie locali e Camere di commercio il compito di governare i consorzi per fare in modo che le scelte di politica industriale siano concordate. Il testo è composto da sei articoli, compresa la norma finanziaria e il programma di sviluppo triennale.
Tunis sottolinea che «la parte più complessa della gestione attuale riguarda il rapporto debitorio con Abbanoa, stimato intorno ai 24 milioni di euro, per i servizi idrici resi in questi anni ai consorzi», affermando che «non è accettabile che la Regione, chiamata a pagare questi conti, non sia connessa con la gestione dei consorzi e con le loro politiche di sviluppo». «Pensiamo di sanare il debito verso Abbanoa con un piano di rientro da pagare in 10 anni» dice la Pili. «Facciamo il primo passo – dice il presidente di commissione Piero Maieli – ma ci prenderemo il tempo necessario per portare in aula un testo di riforma largamente condiviso da tutte le forze politiche. Siamo consapevoli delle specificità di ogni consorzio, espressione delle peculiarità di ogni territorio». (a.palm.)