La Nuova Sardegna

Cibo taroccato, 30mila firme per dire no

Cibo taroccato, 30mila firme per dire no

Petizione Coldiretti sull’obbligo Ue di indicare l’origine in etichetta. Un milione di adesioni nel mondo

13 ottobre 2019
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SASSARI. “Eat original! Unmask your food” e cioè “Mangia originale, smaschera il tuo cibo”. È il titolo della petizione europea, promossa dalla Coldiretti assieme ad altre organizzazioni europee che mira a chiedere alla commissione Ue di estendere l’obbligo di indicare l’origine in etichetta a tutti gli alimenti con la petizione europea. L’iniziativa ha raggiunto e superato l’obiettivo del milione di firme (1,1 milioni quelle raccolte in tutta Europa, delle quali oltre 30mila in Sardegna). L’Italia ha avuto un ruolo chiave con l’85% delle firme. È stato reso noto in occasione del Forum Internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione in corso a Cernobbio, con la consegna da parte al presidente del Consiglio Giuseppe Conte di un “maxi assegno” simbolo del traguardo dall’iniziativa dei cittadini europei (Ice) autorizzata dalla stessa Commissione.

Lo scopo di obbligare la commissione ad assicurare la trasparenza dell’informazione sui cibi in tutta l’Ue è sempre più pressante, dato che rischiano di entrare in vigore nell’aprile 2020 norme fortemente ingannevoli per i consumatori. «Una battaglia etica e di trasparenza che salvaguarda i consumatori (che possono scegliere consapevolmente cosa portare a tavola) e i produttori, che vedono tutelato il proprio lavoro», commentano il presidente e il direttore di Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu e Luca Saba.

Coldiretti ricorda che sul tema sinora la Ue ha avuto un atteggiamento incerto e contraddittorio, obbligando a indicare l’origine in etichetta per le uova ma non per gli ovoprodotti, per la carne fresca ma non per i salumi, per la frutta fresca ma non per i succhi e le marmellate, per il miele ma non per lo zucchero.

L’iniziativa si prefigge di rendere obbligatoria l’indicazione del paese di origine per tutti gli alimenti trasformati e non, in circolazione nell’Ue, senza deroghe per i marchi registrati e le indicazioni geografiche. Per i trasformati, l’etichettatura di origine deve essere resa obbligatoria per gli ingredienti principali se hanno un’origine diversa dal prodotto finale. Si chiede poi di migliorare la coerenza delle etichette, inserendo informazioni comuni nell’intera Unione circa la produzione e i metodi di trasformazione. (a.palm.)

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