La Nuova Sardegna

Crociere tra multiscalo e homeport

Crociere tra multiscalo e homeport

In crescita il comparto: 500mila passeggeri trasportati. Boom di Porto Torres

19 ottobre 2019
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CAGLIARI. Cinque scali, 210 navi e mezzo milione di passeggeri. Ecco i numeri dell'industria delle crociere in Sardegna per il 2019 presentati dall'Autorità di sistema portuale nell'Isola in occasione dell'Italian Cruise Day. Cagliari chiuderà l'anno con circa 300mila passeggeri rispetto ai 394 mila del 2018, Olbia passa dai 110mila della scorsa stagione ai 134 mila di quella ancora in corso. Il dato più significativo resta quello di Porto Torres, che balza da circa 8mila e 500 crocieristi dell'anno passato agli attuali 56mila. Crescite record anche per Golfo Aranci, con 1.800 passeggeri rispetto ai 290 del 2018, e Oristano-Santa Giusta, che raggiunge quota 950 rispetto agli 88 dell'anno scorso. Si rafforza l'esperienza del multiscalo: l'isola è riuscita a registrare anche tre toccate nave consecutive nello stesso itinerario. Obiettivo resta quello dell'home port (porti di partenza e arrivo), ma servono maggiori collegamenti verso la Sardegna e una stimolazione della domanda da parte delle istituzioni e degli operatori turistici. Il sistema portuale sardo si distingue anche per l'attenzione verso la sostenibilità ambientale: l'Authority, con la realizzazione degli impianti di gas naturale liquefatto, si conferma tra le prime realtà italiane ad offrire il servizio di bunkeraggio ad impatto zero: il primo a partire è stato Oristano, seguiranno Cagliari e Porto Torres. «Abbiamo già scoperto le prime carte per far fronte alle dinamiche del settore – spiega il presidente dell'Autorità portuale della Sardegna Massimo Deiana – tra tutte il multiscalo, ma abbiamo ancora altri assi da calare per portare i nostri porti in vetta alle classifiche e centrare l'obiettivo dell'home port».

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