La Nuova Sardegna

Nell’isola arriva “La camminata tra gli olivi”

di Luciano Onnis
Nell’isola arriva “La camminata tra gli olivi”

L’iniziativa della rete delle Città dell’Olio lungo itinerari alla scoperta delle piante secolari

23 ottobre 2019
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CAGLIARI . L’annata olivicola e olearia non si prospetta fra le migliori a causa di siccità e attacchi parassitari ma, quello che per il settore è diventato un appuntamento fisso d’autunno, non sarà sminuito dagli agenti climatici negativi. Domenica 27 ottobre è la giornata della “Camminata tra gli olivi”, manifestazione a carattere nazionale a cui la Sardegna non poteva mancare essendo, a pieno titolo, una regione storicamente affine alla coltura olivicola.

A promuovere l’evento è l’associazione nazionale “Città dell’olio” con i suoi oltre cento comuni soci. Nell’isola l’evento troverà schierati tredici comuni - Berchidda (Sassari), Dolianova (Cagliari), Giba, Masainas, Santadi (Sud Sardegna), Riola Sardo e Sini (Oristano), Gonnosfanadiga e Serrenti (Sud Sardegna), Orosei (Nuoro), Ittiri, Uri e Usini (Sassari)-, nei cui territori con forte caratterizzazione di oliveti si svolgeranno le passeggiate organizzate da amministrazioni comunali e associazioni locali, con abbinati eventi di arte, cultura, tradizioni e gastronomia, fermo restando che i principali protagonisti saranno olive e olio extravergine. Gli itinerari prescelti dalle Città dell’olio isolane avranno una caratteristica pressoché comune: gli ulivi secolari, giganteschi “patriarchi” che hanno dalla loro un'esistenza plurisecolare. A Villamassargia, nel rinomato S’Ortu Mannu (13 ettari di oliveti secolari innestati tra il XIII e il XVI secolo), svetta fra le centinaia di piante coetanee la gigantesca “Sa Rejna” (la regina), olivo con il fusto dalla circonferenza di 16 metri: un autentico monumento della natura per imponenza e importanza storica.

La “Camminata tra gli ulivi” è stata presentata ieri mattina nel palazzo regionale di viale Trento dal coordinatore regionale dell’associazione Città dell’olio e sindaco di Santadi, Elio Sundas: «Questo è il terzo anno che la Sardegna partecipa a questa manifestazione a carattere nazionale – ha detto il sindaco sulcitano –, da questa edizione ci affianca la Regione che ha sposato questa iniziativa di promozione dei territori». A soffermarsi sulla sponsorizzazione regionale è stato in particolare l’assessore all’Ambiente, Gianni Lampis: «Nel grande patrimonio ambientale e paesaggistico che la Sardegna può vantare – ha detto –, gli ulivi plurisecolari sono un’eccellenza che abbiamo il dovere di salvaguardare e valorizzare. Ma è l’intero comparto olivicolo a comporre una filiera che è di grande importanza per la nostra economia. La legge regionale 31 del 1989 ci consente di riconoscere come monumenti naturali gli uliveti plurisecolari, dobbiamo farlo al più presto». L’assessora all’Agricoltura Gabriella Murgia ha ribadito l’importanza del comparto olivicolo per l’economia isolana e ha citato «la sana dieta mediterranea che si basa su prodotti genuini come l’olio», mentre l’assessore al Turismo Gianni Chessa ha aggiunto che «la passeggiata fra gli oliveti è un’offerta turistica da valorizzare».

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