Picchiati e rapinati per lo smartphone
Quartu, 19enne e 15enne presi di mira da un branco: sono finiti in ospedale
02 novembre 2019
2 MINUTI DI LETTURA
QUARTU. Una lunga, ingiustificabile sequela di calci, pugni e sprangate per impossessarsi di un cellulare. E così la notte di Halloween per due ragazzi quartesi si è trasformata davvero in un incubo. Un 19enne e un 15enne sono stati fatti oggetto di una feroce violenza da un gruppo di delinquenti che li ha rapinati di uno smartphone.
È successo ieri intorno alle 5 nella centrale viale Colombo. I due ragazzi stavano rincasando a piedi dopo una serata in compagnia, quando sono stati accerchiati da un gruppo di cinque persone con i volti coperti da caschi da motociclista che li hanno aggrediti prima con pugni e schiaffi, poi con spranghe e violenti colpi sferrati con dei caschi. I giovani sono caduti a terra, sopraffatti, ma gli aggressori non si sono fermati e hanno continuato a infierire. Quindi sono saliti a bordo di una vettura dileguandosi con il bottino del raid criminoso: uno smartphone che è stato sottratto al minorenne, a quanto sembra il vero obiettivo dei rapinatori.
Scattato l’allarme, sul posto sono intervenuti i carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Quartu e il 118: dopo le prime cure, hanno accompagnato in stato di choc i due giovani all’ospedale Brotzu di Cagliari con ecchimosi, ematomi, trauma cranico e contusioni in varie parte del corpo. Nel tardo pomeriggio le dimissioni con una prognosi di 10 giorni ciascuno.
I carabinieri, sentendo testimoni e analisi dei filmati di videosorveglianza, hanno craccolto elementi giudicati interessanti e nelle prossime ore ritengono possibile una svolta in senso positivo alle indagini. Risalire all'identità degli autori del gesto criminoso appare molto importante: le modalità dell’aggressione denotano la particolare ferocia di un gruppo che ha agito come un vero e proprio branco e che risulta quindi particolarmente pericoloso.
È successo ieri intorno alle 5 nella centrale viale Colombo. I due ragazzi stavano rincasando a piedi dopo una serata in compagnia, quando sono stati accerchiati da un gruppo di cinque persone con i volti coperti da caschi da motociclista che li hanno aggrediti prima con pugni e schiaffi, poi con spranghe e violenti colpi sferrati con dei caschi. I giovani sono caduti a terra, sopraffatti, ma gli aggressori non si sono fermati e hanno continuato a infierire. Quindi sono saliti a bordo di una vettura dileguandosi con il bottino del raid criminoso: uno smartphone che è stato sottratto al minorenne, a quanto sembra il vero obiettivo dei rapinatori.
Scattato l’allarme, sul posto sono intervenuti i carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Quartu e il 118: dopo le prime cure, hanno accompagnato in stato di choc i due giovani all’ospedale Brotzu di Cagliari con ecchimosi, ematomi, trauma cranico e contusioni in varie parte del corpo. Nel tardo pomeriggio le dimissioni con una prognosi di 10 giorni ciascuno.
I carabinieri, sentendo testimoni e analisi dei filmati di videosorveglianza, hanno craccolto elementi giudicati interessanti e nelle prossime ore ritengono possibile una svolta in senso positivo alle indagini. Risalire all'identità degli autori del gesto criminoso appare molto importante: le modalità dell’aggressione denotano la particolare ferocia di un gruppo che ha agito come un vero e proprio branco e che risulta quindi particolarmente pericoloso.