La Nuova Sardegna

Legati all’Ilva, futuro incerto per la Sanac

ASSEMINI. Il destino dei lavoratori dello stabilimento Sanac di Macchiareddu (70 diretti più indotto) , dopo la decisione di Acelor Mittal di abbandonare l'ex Ilva di Taranto è un’incognita. Il...

08 novembre 2019
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ASSEMINI. Il destino dei lavoratori dello stabilimento Sanac di Macchiareddu (70 diretti più indotto) , dopo la decisione di Acelor Mittal di abbandonare l'ex Ilva di Taranto è un’incognita. Il rischio c’è, avvertono i sindacati: «Sanac produce mattoni refrattari per Ilva ma se chiudono i forni - spiega Giampiero Manca della Cgil - la produzione diventa inutile. Non dobbiamo perdere nemmeno un posto di lavoro». Nei giorni scorsi c'è stato un incontro con le Rsu e il 13 è previsto un incontro a Roma per capire quale sarà il futuro della Sanac, azienda che, oltre alolo stabilimento di Assemini, ha attività produttive in Toscana, Liguria e Piemonte. «Per il momento ci muoviamo tutti uniti a livello nazionale - sottolinea Manca - poi vedremo il da farsi». Pressioni anche sulla Giunta e il Consiglio regionale, con un appello del Pd al governatore Christian Solinas. «Chiediamo che intervenga con il presidente del Consiglio e il ministero affinchè venga ascoltata la voce di ogni piccola realtà che dipende dallo stabilimento di Taranto - dice il consigliere dem Piero Comandini - Sia per mantenere gli impegni presi con i lavoratori sia perché il fallimento dell'Ilva, di conseguenza, sarà anche quello della transazione tra la Sanac e la Arcelor-Mittal, creando gravi ripercussioni anche sui tessuti economici e sociali già duramente colpiti dalla crisi degli ultimi anni».

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