La Nuova Sardegna

Nuova raffica di denunce: avvisi ad altri 150 pastori

di Antonello Palmas
Nuova raffica di denunce: avvisi ad altri 150 pastori

La giustizia presenta il conto per l’assedio al caseificio dei Fratelli Pinna di Thiesi Nel mirino delle indagini anche gli assalti ai furgoni carichi di generi alimentari 

10 novembre 2019
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SASSARI. Mentre la vertenza sul prezzo del latte arranca faticosamente, i pastori che parteciparono alle proteste di febbraio sono ancora impegnati su un altro fronte, quello della giustizia. Sono diverse decine gli avvisi di garanzia che negli scorsi giorni sono arrivati ad allevatori di tutta l’isola. La nuova ondata è ancora in corso e i legali non avrebbero nemmeno avuto il tempo di analizzare le carte, ma si parla di 150 nuove denunce. Riguarderebbero diversi blocchi effettuati nel corso del burrascoso mese caratterizzato dagli sversamenti del latte, dal Sassarese, all’Oristanese al Nuorese.

Un caso emblematico è quello di un ragazzo è stato segnalato per cinque episodi diversi. Un avviso è arrivato anche a Gianuario Falchi, il bulteino leader del movimento dei pastori autonomi che ha partecipato anche ai tavoli delle trattative di Roma e Sassari. «Tanti insieme a me sono stati denunciati per il blocco di Tramatza del 7 febbraio – dice Falchi – è un massacro, sono tutti ragazzi, trovo assurdo questo accanimento. Le denunce non fanno bene a nessuna delle parti in causa, ma sono solo un aggravio economico in più per famiglie già in difficoltà a causa della crisi del latte». I pastori sono sorpresi perché erano certi che le motivazioni della loro protesta li avrebbero in qualche modo salvaguardati da conseguenze di tipo legali per i blocchi stradali.

Ma da quanto si apprende almeno una parte delle denunce riguardano anche episodi piuttosto gravi. Perché purtroppo spesso le proteste pur legittime, da atti simbolici come lo sversamento del latte nelle strade e in grado di smuovere l’interesse di politica e stampa nazionale (potrebbero anche essere archiviate come già accaduto per i fatti di Lula), a volte sono degenerati in episodi che rendono i protagonisti più difficilmente difendibili.

Tra i fatti sotto la lente dei magistrati ci sarebbe l’assedio al caseificio dei fratelli Pinna a Thiesi, che durò diversi giorni e per il quale si configurerebbero diversi reati. Un altro riguarda un assalto a un furgone che trasportava generi alimentari, gettati sull’asfalto. I nuovi denunciati si aggiungono alle diverse centinaia già finiti nelle maglie della giustizia sin dai primi giorni della protesta. Se ne saprà di più nei prossimi giorni.

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