La Nuova Sardegna

Patto nel Mediterraneo per ottenere l’insularità

Patto nel Mediterraneo per ottenere l’insularità

La commissione regionale spinge per la nascita di un’alleanza internazionale Cossa: «Obiettivi comuni con Sicilia, Corsica, Baleari, Creta e le isole greche»

12 novembre 2019
2 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. Il Patto fra le Isole del Mediterraneo è fondamentale. «Dobbiamo convincere gli Stati nazionali e l’Unione europea che gli svantaggi dell’insularità dovranno essere compensati al più presto con interventi dovuti e mirati». È con questa frase che il presidente Michele Cossa, Riformatori, ha aperto la prima seduta della commissione speciale per l’insularità del Consiglio regionale. Per poi annunciare: «Oggi, a Roma, insieme ai commissari Eugenio Lai, Dario Giagoni e Giuseppe Meloni, incontrerò il presidente della commissione affari costituzionali del Senato, il leghista Stefano Borghesi, per accelerare il percorso della legge d’iniziativa popolare che è ancora fermo a Palazzo Madama».

Le otto sorelle. «Vogliamo assumere una dimensione internazionale, mirando a includere quelle Regioni insulari mediterranee con le quali la Sardegna condivide svantaggi demografici, sociali, economici. Sono tutte istanze che, per loro natura o estensione, non possono trovare un’efficace tutela solo a livello nazionale». Ed ecco che allora i contatti, in questo anno di attività, dovranno essere intensificati con Sicilia, Corsica, Baleari, Creta e le isole dell’Egeo meridionale e settentrionale e quelle del Mar Ionio. «Occorrerà svolgere sin da subito – è scritto nel programma di lavoro – un lavoro diplomatico di tessitura e rafforzamento delle relazioni con le altre Regioni, per condividere con ciascuna di esse gli obiettivi e le idee sulle forme concrete di una futura cooperazione, prima ancora di avviare un forum di dialogo stabile». Forum che, è una delle ipotesi, in primavera potrebbe sfociare in un’assemblea delle otto delegazioni, per mettere a punto un meccanismo di cooperazione permanente che abbia tra i suoi obiettivi il riconoscimento del principio di insularità nelle Carte fondamentali di ciascuno degli Stati membri coinvolti e nella legislazione dell’Unione Europea».

Sinergia. Il fronte dovrà essere comune dovunque – è l’auspicio della commissione – e per questo «sarà importante lavorare assieme con il Comitato promotore del riconoscimento dell’insularità in Costituzione, con la Giunta regionale, i parlamentari e chiunque finora abbia dimostrato di sostenere quest’istanza che non è solo della Sardegna, ma di tutte le Isole del Mediterraneo, che sempre più vogliono far fronte comune».

In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sin
Le nostre iniziative