La Nuova Sardegna

Beni culturali, sequestri e denunce

Le verifiche del nucleo tutela dei carabinieri nei siti archeologici e ambientali

17 novembre 2019
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CAGLIARI. Presenti silenziosamente in tutto il territorio regionale, i carabinieri del nucleo Tutela del patrimonio culturale del comando di Cagliari hanno riportato successi di rilevante interesse negli ultimi quattro mesi di attività di controllo in siti archeologici e aree sottoposte a vincoli paesaggistici: sequestri di strutture realizzate senza autorizzazioni in zone vincolate, recupero di reperti archeologici, ma anche denunce per violazioni delle norme igienico-sanitarie o per non aver rispettato le leggi sul commercio. Con i militari diretti dal maggiore Paolo Montorsi hanno collaborato in diverse circostanze i colleghi del Nas e dei nuclei ispettorato del lavoro, subacquei ed elicotteri, oltre ai Comandi provinciali di Cagliari e Sassari e alle soprintendenze archeologiche. Fra le principali azioni, sono stati monitorati i siti archeologici di Tharros a Cabras (uscito sostanzialmente indenne dalle ispezioni), La Prisgiona ad Arzachena, Nora, Pula e Su Nuraxi, a Barumini, dove i Nas hanno segnalato alcuni commercianti per violazioni igienico-sanitarie. A Nora (sito archeologico marino) i subacquei hanno recuperato una giara in terracotta (VIII-X sec. d.C.) e un fondo d'anfora in terracotta, di particolare interesse storico e tuttora in fase di studio. Controlli anche al sito archeologico marino Relitto dei Marmi, a Stintino. Importanti i risultati nelle aree vincolate: a Tavolara è stata sequestrata una casa in costruzione del valore di 500mila euro, in un camping a Sant'Antioco 74 case mobili e 4 bungalow, del valore di 3 milioni di euro. (luciano onnis)

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