La Nuova Sardegna

Il maltempo affonda la piccola pesca

L’isola tra le regioni più colpite. Nell’ultima settimana fermo un peschereccio su 3

17 novembre 2019
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SASSARI. C’è la Sardegna tra le regioni più penalizzate nella pesca dall’ondata di maltempo che sta colpendo l’Italia. Vento, temporali e mare mosso in appena una settimana hanno mandato in fumo fino a 60 milioni di euro nel settore, tra mancati guadagni e danni alle strutture, compresi quelli agli impianti di acquacoltura.

A tracciare il bilancio è Fedagripesca-Confcooperative, al termine di un primo monitoraggio nelle principali marinerie colpite, dove è risultato che un peschereccio su tre è stato costretto a rimanere in porto. Se il Veneto è nell'occhio del ciclone, forti difficoltà si verificano anche in Puglia e Calabria. Ma a soffrire è soprattutto la piccola pesca e le conseguenze peggiori le vivono gli addetti ai lavori della Sardegna insieme a quelli della Liguria e del Triveneto. Un conto che però potrebbe salire perché non riguarda solo le minori giornate di pesca, ma i porti insabbiati e i danni agli scafi delle imbarcazioni. Il problema, rileva FedagriPesca è che da anni il fondo di solidarietà per il settore chiamato a risarcire i pescatori in caso di calamità naturali, è a quota zero. E proprio a dimostrazione di come il meteo abbia un effetto dirompente sull'attività di pesca professionale, nel 2020 il Medac (Consiglio consultivo regionale per il Mediterraneo) darà vita ad uno studio per capire il peso dei cambiamenti climatici.



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