Arzachena, è morto il cacciatore 72enne
di Walkiria Baldinelli
L’uomo era stato ferito domenica da un colpo di rimbalzo sparato da un compagno di battuta
19 novembre 2019
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ARZACHENA. Francesco Muzzu non ce l'ha fatta. Il cacciatore di 72 anni che era stato ferito durante una battuta al cinghiale nelle campagne di Arzachena è morto all'ospedale San Francesco di Nuoro. Tempestivi, ma purtroppo inutili, i soccorsi della Protezione civile “Agosto ’89” e dell'equipe che ha trasportato l'uomo in gravi condizioni con l'eliambulanza decollata da Olbia. Sottoposto a un intervento chirurgico, le sue condizioni sono peggiorate e ieri mattina è deceduto.
I carabinieri di Arzachena hanno effettuato diversi sopralluoghi nella campagna in località Macciunitta. Le indagini sono tuttora in corso, ma sarebbe già stata individuata la persona che avrebbe provocato l'incidente. Elemento fondamentale sarà l'autopsia, che chiarirà le cause del decesso. Come avviene in casi simili, i carabinieri hanno ascoltato il racconto dei compagni di squadra, soprattutto la versione del cacciatore che con il suo fucile avrebbe esploso accidentalmente il colpo, ferendo l'amico. Domenica pomeriggio Francesco Muzzu era appostato in località Macciunitta, poco distante da Lu Pilastru, quando è stato colpito da un proiettile di rimbalzo – secondo una prima ricostruzione esploso proprio da uno dei compagni di caccia –, che lo ha ferito gravemente al braccio. Una ferita profonda, tamponata dagli stessi amici in attesa dell'arrivo dei soccorsi. I volontari della protezione civile “Agosto '89” hanno impiegato una manciata di minuti per raggiungere il luogo dell’incidente a bordo di un'ambulanza. Cinque minuti dopo aver ricevuto la chiamata di soccorso hanno imboccato la strada di campagna indicata da uno dei cacciatori, che nel frattempo era sceso sulla via principale. Pochi minuti dopo è arrivato l'elicottero decollato da Olbia. Le condizioni di Muzzu, purtroppo, sono apparse subito gravi. Il 72enne è stato trasportato d'urgenza all'ospedale San Francesco di Nuoro, dove è stato sottoposto a un intervento di chirurgia vascolare ma il pensionato non ce l'ha fatta.
Francesco Muzzu aveva lavorato all'ex Arsenale della Maddalena come dipendente nell'officina motoristi. Amante della campagna, ha trascorso gran parte della vita coltivando i suoi terreni agricoli in località Capichera, con il figlio Vito sempre al suo fianco. Al grande amore per la terra l'uomo aggiungeva la passione per la caccia che condivideva con i compagni di squadra nelle campagne arzachenesi. Sono stati proprio loro a fare la disperata chiamata al 118 e ai carabinieri. E a soccorrere l'amico. L'incredulità e il dolore di Arzachena è tutta nelle parole del sindaco Roberto Ragnedda: «Siamo addolorati per la perdita del nostro concittadino, siamo vicini ai familiari per la morte di un padre e di una persona molto stimata nella nostra comunità».
I carabinieri di Arzachena hanno effettuato diversi sopralluoghi nella campagna in località Macciunitta. Le indagini sono tuttora in corso, ma sarebbe già stata individuata la persona che avrebbe provocato l'incidente. Elemento fondamentale sarà l'autopsia, che chiarirà le cause del decesso. Come avviene in casi simili, i carabinieri hanno ascoltato il racconto dei compagni di squadra, soprattutto la versione del cacciatore che con il suo fucile avrebbe esploso accidentalmente il colpo, ferendo l'amico. Domenica pomeriggio Francesco Muzzu era appostato in località Macciunitta, poco distante da Lu Pilastru, quando è stato colpito da un proiettile di rimbalzo – secondo una prima ricostruzione esploso proprio da uno dei compagni di caccia –, che lo ha ferito gravemente al braccio. Una ferita profonda, tamponata dagli stessi amici in attesa dell'arrivo dei soccorsi. I volontari della protezione civile “Agosto '89” hanno impiegato una manciata di minuti per raggiungere il luogo dell’incidente a bordo di un'ambulanza. Cinque minuti dopo aver ricevuto la chiamata di soccorso hanno imboccato la strada di campagna indicata da uno dei cacciatori, che nel frattempo era sceso sulla via principale. Pochi minuti dopo è arrivato l'elicottero decollato da Olbia. Le condizioni di Muzzu, purtroppo, sono apparse subito gravi. Il 72enne è stato trasportato d'urgenza all'ospedale San Francesco di Nuoro, dove è stato sottoposto a un intervento di chirurgia vascolare ma il pensionato non ce l'ha fatta.
Francesco Muzzu aveva lavorato all'ex Arsenale della Maddalena come dipendente nell'officina motoristi. Amante della campagna, ha trascorso gran parte della vita coltivando i suoi terreni agricoli in località Capichera, con il figlio Vito sempre al suo fianco. Al grande amore per la terra l'uomo aggiungeva la passione per la caccia che condivideva con i compagni di squadra nelle campagne arzachenesi. Sono stati proprio loro a fare la disperata chiamata al 118 e ai carabinieri. E a soccorrere l'amico. L'incredulità e il dolore di Arzachena è tutta nelle parole del sindaco Roberto Ragnedda: «Siamo addolorati per la perdita del nostro concittadino, siamo vicini ai familiari per la morte di un padre e di una persona molto stimata nella nostra comunità».
