La Nuova Sardegna

Il Papa: "Paolo prego per te, mi ha colpito la tua tenacia"

Il Papa: "Paolo prego per te, mi ha colpito la tua tenacia"

Bergoglio ha scritto a Palumbo, il giovane di Oristano che lotta contro la Sla: «Ho visto il video del decollo del tuo drone. Che il Signore ti benedica»

21 novembre 2019
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ORISTANO. La busta con francobollo, come fosse una lettera normale. Solo il simbolo faceva capire che di normale in quella missiva non c’era nulla. A cominciare dal mittente: il Papa.

Papa Francesco ha scritto una lettera di suo pugno a Paolo Palumbo il giovane oristanese che da tempo lotta contro la sla. Deve aver visto il servizio alla tv dove si raccontava della prima volta di Paolo alle prese con la guida oculare di un drone, e con un gesto che da solo illustra la personalità di Bergoglio, ha preso carta e penna e con la sua grafia minuta ma leggibile ha scritto lo scorso 6 ottobre a Paolo.

«Vaticano, 6 ottobre 2019. Signor Paolo Palumbo, ho visto il video del tuo primo decollo con il drone. Mi ha colpito molto la tua forza di volontà e la tua tenacia. Prego per te. Fallo per me. Che il Signore ti benedica e la Madonna ti custodisca. Fraternamente, Francesco».

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La lettera è arrivata per posta ordinaria ieri pomeriggio a casa Palumbo e ha destato naturalmente gioia e tanta commozione in tutti i famigliari. Nei mesi scorsi Palumbo aveva ricevuto anche una lettera della segreteria di Stato che lo incitava a continuare nella lotta contro la sla. E del resto dovevano essere proprio i buoni uffici di ambienti ecclesiastici a favorire il ricovero di Paolo in una struttura israeliana per la sperimentazione di una terapia in apparenza innovativa. Peccato che poi tutta la storia si fosse rivelata una truffa, con uno sconosciuto che usando un account falso si era spacciato per il medico coordinatore della sperimentazione. Alla fine nessuna cura ma solo tante polemiche, che hanno coinvolto anche la casa farmaceutica interessa alla terapia, il medico che ha in cura Paolo e appunto la nunziatura in Israele. Non è ancora dato sapere chi fosse dietro la truffa. Le vicissitudini dei mesi scorsi, sempre sotto i riflettori della cronaca, non hanno scalfito l’animo di Paolo che si è lanciato, dopo l’esclusione da Sanremo e il ripescaggio come ospite in una delle serate finali, in questa nuova avventura del pilotaggio da remoto con gli occhi di un drone. Un esperimento che a molti può sembrare un gioco ma che è invece un passo importante per testare nuove tecnologie che possono essere anche usate per alleviare i disagi e le difficoltà per i pazienti allettati o non in grado di interagire col prossimo.

E lo spirito di Paolo in queste ore è tutt’altro che sconfortato. «Ricevere questo messaggio da parte del Papa sulla storia del volo con il drone, mi fa sentire – ha scritto in un messaggio – come se potessi volare più alto di ogni uccello che c’è. Dal mio letto la cosa che vedo di più è il cielo fuori dalla finestra...il cielo ci dà l’ossigeno per vivere e con il suo blu lega le persone lontane migliaia di chilometri. Il cielo ci tiene tutti uniti, mentre su questa terra ci sentiamo distanti. Con questo messaggio mi sono sentito vicino a Papa e vicino a Dio, mi sono sentito al sicuro nella sua luce».(g.cen.)

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