Zona economica speciale in dirittura d'arrivo in Sardegna
Il ministro per il sud: "Manca solo il parere del Ministero dell'economia". Una zona a rete che comprenderà i porti di Cagliari, Portovesme, Oristano, Porto Torres, Olbia e Tortolì-Arbatax
CAGLIARI. «Una priorità». Così ha definito la Zona economica speciale in Sardegna il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano, oggi in occasione della cabina di regia Zes che si è riunita a Palazzo Chigi. «Siamo in dirittura d'arrivo - sono state le parole dell'esponente del governo Conte - attendiamo solo il parere del ministero dell'Economia». Il piano strategico della Sardegna è pronto dal novembre del 2018. Da allora proprio il Mef ha chiesto una serie di integrazioni che la Regione ha provveduto a inviare.
Quella sarda sarà una zona «a rete» che includerà i sei porti di Cagliari, Portovesme, Oristano, Porto Torres, Olbia, Tortolì-Arbatax con le rispettive zone retroportuali. In tutto, 2.770 ettari. Oggi alla cabina di regia a Roma ha partecipato anche Massimo Deiana, presidente dell'Autorità di Sistema portuale del Mare di Sardegna. «Abbiamo riscontrato un ennesimo gesto di attenzione e ci auguriamo che dia risultati in tempi rapidi», ha detto. In ogni caso, mancando ancora tempi certi per l'istituzione della Zes, «siamo pronti a procedere con la call per il nuovo terminalista del Porto Canale di Cagliari».
Provenzano sarà a Cagliari martedì 26 novembre per inaugurare il primo corso in Sardegna della Scuola di politiche fondata da Enrico Letta e diretta da Marco Meloni. In quell'occasione potrebbe avere ulteriori novità sull'iter di istituzione della Zes. L'incontro è in programma alle 16 nell'Aula Baffi dell'Università di Cagliari