Invito alle imprese zootecniche
La Cia: non pagate le quote nazionali
Erbì: la federazione delle associazioni allevatori non è riconosciuta
23 novembre 2019
1 MINUTI DI LETTURA
CAGLIARI. «Non pagate le quote associative alle associazioni nazionali di allevatori»: è l’invito della Cia Sardegna alle imprese zootecniche dell'isola. L’organizzazione agricola spiega che le aziende stanno ricevendo insistenti richieste dalla Federazione della associazioni nazionali di razza e di specie, «organismi che a oggi non hanno ricevuto l'approvazione delle modifiche statutarie né dal Mipaaf né dalle prefetture competenti, così come la stessa Federazione non ha ottenuto il riconoscimento di personalità giuridica» spiega il presidente Francesco Erbì. Che prosegue: «La Cia-Agricoltori Italiani è fortemente preoccupata per il continuo attacco alla libertà di scelta delle imprese zootecniche che continuano a ricevere richieste avanzate per conto di cinque associazioni nazionali di allevatori (Ana, Anafij, Assonapa, Anaclei e Anabic), in merito al pagamento delle rispettive quote associative. Siamo intervenuti nei relativi procedimenti amministrativi diretti, evidenziando l'illegittimità dell'intero sistema ideato da Aia (l’Associazione italiana allevatori, ndr), chiedendo il rigetto delle richieste di approvazione delle modifiche statutarie, ovvero del riconoscimento di personalità giuridica. Sia il ministero, sia le singole prefetture hanno recepito le nostre osservazioni, sospendendo ogni convalida al riguardo». Proprio il mancato riconoscimento non darebbe quindi diritto a richieste di pagamenti, «tanto più se avanzate tramite una federazione la cui funzione e il cui statuto presentano gravi profili di illegittimità per palese contrasto con la normativa Comunitaria e nazionale».