La Nuova Sardegna

Dal ministero arriva l’ok al secondo deposito di Gnl

di Giuseppe Centore
Dal ministero arriva l’ok al secondo deposito di Gnl

A Oristano la Ivi realizzerà 9 serbatoi da approvvigionare con le navi gasiere

26 novembre 2019
3 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. E due. Dopo il via libera a Higas, arriva dal ministero dell’ambiente il sostanziale ok al secondo deposito di Gnl in Sardegna. Nei prossimi giorni sarà registrato il decreto della commissione Via che ha concluso favorevolmente i lavori rilasciando l’autorizzazione di impatto ambientale anche per Ivi Petrolifera. L’area interessata è Oristano, e le dimensioni sono le stesse del deposito in costruzione da Higas a Santa Giusta.

In questo caso il progetto della Ivi prevede una serie di serbatoi collegati tra loro: 9 serbatoi criogenici (il metano è liquido alla temperatura di meno 162 gradi) che prevedibilmente saranno aggiunti man mano che crescerà la domanda di gnl per tutti gli usi previsti: trasporti terrestri pesanti, marittimi, alimentazione di industri e reti isolate. Nel progetto il deposito sarà approvvigionato con navi gasiere di capacità compresa tra i 4 e i 5mila metri cubi, che attraccheranno alla banchina già in uso alla Ivi Petrolifera per il deposito oli.

Delle prospettive del metano, dell’uso che si farà del Gnl e dei vantaggi per le imprese e tutti i sardi, si è parlato ieri in un convegno promosso da Conferenzagnl, iniziativa indipendente che da sei anni promuove con convegni e conferenze l’intera filiera del Gnl, che si concluderà oggi con l’annunciato intervento di Anita Pili, assessore regionale all’industria.

Ieri prima sessione dei lavori, con un taglio tecnico scientifico. E così Stefania Maioli, del politecnico di Milano ha illustrato i processi e lo stato dell’arte della purificazione del gas Gnl, mentre Vincenzo Tiana di Legambiente ha ribadito che bisogna accelerare la transizione dal carbone, realizzando subito i depositi costieri, compreso quello nel porto canale di Cagliari (circa il doppio di quelli previsti nell’oristanese) e non prevedere in alcun modo la dorsale del gas.

Dalle diverse successive relazioni è emersa la crescita esponenziale, non solo in Italia, ma in tutto il mondo del gnl.

Un mercato aperto dove l’offerta è diffusa praticamente in tutti i continenti, dall’Oceania, alle Americhe all’Africa. Negli ultimi cinque anni il mercato nazionale è cresciuto molto, sia in infrastrutture, depositi e punti di rifornimento, che nella circolazione sulle strade di mezzi a gnl.

La Sardegna, è emerso dai lavori, occupa una posizione centrale nel Mediterraneo anche per la capacità di accumulo di materia prima con gli eventuali cinque depositi costieri previsti. Per assurdo, come sta accadendo, la loro realizzazione è indipendente dalla vera metanizzazione dell’isola, ma è semmai legata allo sviluppo, che sarà tumultuoso della domanda di gnl per la propulsione delle nuove navi. Nei prossimi anni la maggior parte delle nuove navi in ordinazione a gnl viaggeranno sulle rotte europee, mediterranee e atlantiche, e avranno bisogno di distributori di gnl. «Il sistema del gnl di piccola taglia – ha confermato Silvia Migliorini, direttrice di Assogasliquidi, associata a Confindustria – si può sostenere anche solo con il bunkeraggio navale». Ecco quindi il cuore del problema metanizzazione. Il sistema dei bacini e dei depositi costieri che li alimentano via strada da solo non consente all’intero sistema produttivo sardo di fare quel salto di qualità garantito dall’arrivo del metano. C’è bisogno di una rete che unisca e tuteli privati e imprese. Un punto ribadito da Tommaso Franci, senior advisor di Ref4E, società di consulenza lombarda. «Abbiamo ipotizzato due scenari per l’impatto del metano in Sardegna, uno base, con un sistema di offerta come si è venuta a formare nel tempo, e uno avanzato, con una offerta caratterizzata dalle infrastrutture di rete regionali e da una forma regolatoria non penalizzante per l’isola. La differenza è abissale. Il moltiplicatore tra i due scenari è di otto/dieci volte a seconda dei parametri».

@gcentore. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Tribunale

Sassari, morti di covid a Casa Serena: due rinvii a giudizio

di Nadia Cossu
Le nostre iniziative