La Nuova Sardegna

Regione, via libera alla manovrina ma restano le polemiche

Regione, via libera alla manovrina ma restano le polemiche

Approvato l’assestamento di bilancio: centrosinistra e M5s hanno votato contro Critici i Riformatori: non si può governare con una valanga di microfinanziamenti

30 novembre 2019
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CAGLIARI. La manovra da 80 milioni non poteva più essere un campo di battaglia. Firmato l’armistizio fra maggioranza e opposizione, che invece fino a mercoledì avevano incrociato le armi, s’è trasformata in un giardino fiorito o quasi. Ogni partito ha aggiunto qualcosa di suo e così, alla fine, la quarta correzione consecutiva della vecchia Finanziaria del 2019 ha toccato quota 84 milioni soprattutto dopo diversi interventi dell’ultim’ora. Come i 4,7 milioni che serviranno a chiudere la polemica sulle sagre e gli eventi, oltre 300, rimasti finora esclusi dai contributi. Oppure c’è il milione che dovrebbe chiudere il caso Forestas, dando finalmente via libera al passaggio dei dipendenti nella pianta organica della Regione. Ci sono anche i milioni che dovrebbero dare più respiro, allungheranno la cassa integrazione, agli operai dell’ex area industriale di Otttana, e i 500mila euro per reintegrare una trentina di lavoratori chissà perché scartati nel passaggio da un’agenzia agricola all’altra. Anche se poi, in dirittura d’arrivo, ad approvare la manovra è stato solo il centrodestra. Il centrosinistra e i 5 stelle hanno votato contro.

Il confronto. Sono stati un cinquantina di emendamenti, in gran parte concordati e blindati, a rafforzare l’armistizio. Anche se poi il Pd, col capogruppo Gianfranco Ganau, dirà a caldo: «È l’opposizione ad aver costretto la maggioranza a far marcia indietro sulle norme intruse, gettate alla rinfusa e illegittime, che avrebbero scatenato solo un’infinità di guai». Il centrodestra ha ribattuto, con il relatore maggioranza Valerio De Giorgi: «Questo è solo l’antipasto di quello che andremo a fare con la nostra prima Finanziaria: migliorare la qualità della vita di famiglie e imprese». Anche se per il bilancio del 2020 bisognerà aspettare un bel po’. L’assessore Giuseppe Fasolino l’ha detto: «Fino a quando il Parlamento non approverà la Legge di stabilità nazionale, non potremo far nulla». Perché? «Vogliamo avere la certezza che arrivino tutti i soldi dell’accordo firmato poche settimane col governo Conte sugli accantonamenti più bassi e i contributi straordinari per l’insularità. Sono centinaia di milioni solo nel 2020». Comunque le critiche alla manovrina ci sono state. Dal Pd ai Progressisti fino a Leu l’hanno definita di «cortissimo respiro e senza avere a monte neanche un progetto di sviluppo», hanno sottolineato Massimo Zedda, Cesare Moriconi ed Eugenio Lai. Con Alessandro Solinas, 5 stelle, che ha rincarato la dose: «Sapete pensare in piccolo, è questo il vostro limite». Anche dai banchi della maggioranza qualche voce critica però s’è alzata. Michele Cossa dei Riformatori, ad esempio, ha detto: «Spero che questo sia davvero l’antipasto. Non possiamo certo pensare di governare la Regione solo con una valanga di micro-finanziamenti». Fra i più ottimisti invece il presidente del Consiglio Michele Pais: «La Sardegna aveva bisogno di una scossa. La prima è arrivata».

Le novità. Rispetto a quello che si sapeva, come i 7,5 milioni che abbatteranno le rette degli asili e i quasi dieci destinati alle imprese, si sono aggiunti i mini bond a favore delle aziende che lavorano marmo e sughero. Ancora: mezzo milione per gli apicoltori, mentre Olbia, con mezzo milione, potrà bonificare l’ex campo rom grazie a un emendamento presentato dal Pd. Invece i 5 stelle hanno ottenuto un milione per i laboratori didattici del progetto Iscol@. Nelle tabelle, hanno trovato spazio anche i contributi a favore degli studenti portatori di handicap e 3,5 milioni per rilanciare gli oratori. Non poteva mancare il turismo. Con 5 milioni sarà finanziata la campagna a sostegno dell’albergo diffuso, proposta da Antonello Peru di Udc-Cambiamo, e 200 mila serviranno a dare sostanza al progetto «Casa Sardegna», meglio conosciuto come quello dei «viaggi esperenziali», da proporre la prossima estate.

I territori. La Rete urbana di Sassari avrà i soldi, 650mila, per aumentare l’organico della polizia locale e con altri 150 abbattere le barriere architettoniche. Burgos riceverà presto mezzo milione per ristrutturare il Castello. L’Ogliastra potrà investire quasi altrettanto negli scavi archeologici. Bosa avrà a disposizione mezzo milione per il cantiere del teatro e la ristrutturazione del municipio. Putifigari, con 200mila, rimetterà in sesto la strada per Alghero e Ozieri, con 300mila, potrà costruire la piscina.

Per le donne. Proprio nella giornata in cui le otto consigliere regionali (Alessandra Zedda, Laura Caddeo, Desirè Manca, Annalisa Mele, Carla Cuccu, Maria Laura Orrù, Elena Fancello e Sara Canu) in aula hanno reso omaggio alle donne vittime di violenze, è stato approvato un emendamento che di fatto dà una speranza in più a chi vuole sfuggire agli aguzzini. Con 250mila euro, saranno finanziati progetti per restituire la libertà alle donne-ostaggio. (ua)

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