La Nuova Sardegna

Frongia: lavori più veloci per completare le opere

di Alessandro Pirina
Frongia: lavori più veloci per completare le opere

L’assessore ha siglato l’intesa con gli Ordini professionali dopo mesi di polemiche «Non si erano capiti i reali obiettivi del nuovo organismo. Si parte a gennaio»

04 dicembre 2019
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SASSARI. Dall’ex Arsenale della Maddalena al ponte di Oloè, dal porto di Carloforte alla Ciclovia della Sardegna. Opere da completare che sembravano condannate all’amaro destino delle incompiute, ma che invece entro tre anni dovranno vedere la luce. A gennaio, infatti, sarà operativa la “Opere e infrastrutture srl”, la società in house della Regione che avrà il compito di dare una scossa a quei lavori pubblici che vanno al rallentatore. Una società nata nella passata legislatura, voluta dagli ex assessori ai Lavori pubblici, Paolo Maninchedda ed Edoardo Balzarini, ma contestata da molti, compresi tanti esponenti del centrosinistra, su tutti Massimo Zedda, che in campagna elettorale prese le distanze dalla società creata dalla giunta Pigliaru. Come fece anche l’attuale governatore Christian Solinas. Ma soprattutto a contrastare la nascita della “Opere e infrastrutture srl” furono i professionisti che, riuniti in un Comitato, vedevano nella società un attacco alle libere professioni. Acqua passata. È notizia di due giorni fa che quegli stessi professionisti, rappresentati dai loro Ordini, hanno siglato un Protocollo d’intesa con la Regione che consentirà alla società di diventare operativa e raggiungere così quegli obiettivi prefissati alla fine della legislatura.

«È una società nata per accelerare la realizzazione delle opere pubbliche e in tal senso l’abbiamo conservata – spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Roberto Frongia, che in questi mesi ha lavorato per arrivare a una intesa con gli Ordini –. Ho apprezzato il lavoro fatto nella passata legislatura e ho cercato di presentarla secondo quella che è la sua missione. Nei mesi scorsi ci sono state molte polemiche, che però sono state superate dall’incontro con gli Ordini e anche con lo stesso comitato che era nato in conflitto con questa società. Noi non abbiamo voluto farci influenzare dalle polemiche, ma abbiamo cercato di capire quale potesse essere la portata della società. Siamo partiti dallo statuto per capire quali fossero i suoi reali obiettivi e ci siamo resi conto che bisognava migliorare la comunicazione. Dunque, una volta che abbiamo risolto i problemi legati alla sua mission, ora stiamo lavorando per darle la massima operatività».

Il Protocollo d’intesa è stato siglato tra la Regione e la Rete delle professioni tecniche e gli Ordini degli architetti, ingegneri, geologi, geometri, periti industriali, agronomi e forestali, chimici, periti agrari. L’accordo, oltre a riconoscere la natura e gli obiettivi della società, fissa anche la costituzione di un tavolo di collaborazione, coordinamento e verifica tra tutte le parti coinvolte, che si riunirà ogni tre mesi. «Abbiamo firmato questo protocollo che cristallizza la natura e gli obiettivi della società – aggiunge Frongia –. Che fissa la costituzione di quel tavolo di collaborazione permanente tra la Regione e tutti i soggetti coinvolti. Senza dimenticare che questa società è totalmente partecipata dalla Regione e ha una missione limitata nel tempo». Già entro tre anni la “Opere e infrastrutture srl” sarà chiamata a chiudere cantieri aperti da tempo su cui sembrava impossibile scrivere la parola fine.

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