La Nuova Sardegna

Abusi su due minorenni prosciolto l’ex portiere

di Tiziana Simula
Abusi su due minorenni prosciolto l’ex portiere

Olbia, finito con l’archiviazione l’incubo dell’ex estremo difensore del Torino Dopo nove anni: le accuse iniziate con una vacanza trascorsa a Porto Cervo

05 dicembre 2019
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OLBIA. Fine di un incubo dopo nove anni. L’ex portiere del Torino e della Sampdoria, Matteo Sereni, è stato scagionato dal tribunale di Torino dall’accusa di presunti abusi sessuali su minori. Il gip Francesca Firrao ha archiviato, su richiesta della Procura, il procedimento a suo carico. Una vicenda giudiziaria nata nel 2011 sulla scia di una turbolenta separazione dalla moglie e che ieri si è conclusa con l’archiviazione del caso. La parola fine alle accuse pesantissime di presunti abusi su due bambini, è arrivata dopo una condanna a tre anni e sei mesi inflitta in primo grado dal tribunale di Tempio, sentenza annullata dalla Corte d’appello di Sassari per incompetenza territoriale. Il caso era quindi passato al giudice competente, il tribunale di Torino, che ha disposto l’archiviazione del procedimento.

Il nodo cruciale dell’archiviazione è che «i minori sono stati sentiti con modalità inappropriate». Il gip ha infatti accolto la tesi dei difensori dell’ex portiere, gli avvocati Michele Galasso e Giacomo Francini, secondo i quali i minori «sono stati per lungo tempo e reiteratamente interrogati con modalità inappropriate e potenzialmente suggestive di falsi ricordi dalla moglie separata e dai consulenti tecnici in ambito civile e penale». Il caso nel corso degli anni ha visto impegnata l’autorità giudiziaria non solo di Torino, ma anche di altre città italiane, e nell’ordinanza del tribunale subalpino si fa presente che «quasi tutti i magistrati che si sono occupati della vicenda hanno evidenziato che i minori sono stati in più occasioni sentiti con modalità inappropriate». Ai bambini è stato chiesto varie volte «dentro e fuori le aule di giustizia» di ripercorrere i fatti.

Matteo Sereni era già stato giudicato e mandato assolto dal tribunale di Genova, il primo giudice al quale si rivolse l’ex moglie del portiere del Toto e della Sampdoria. Dopo quella assoluzione la donna aveva riproposto la denuncia contro il calciatore alla Procura di Tempio sostenendo che i fatti contestati erano stati commessi a Porto Cervo durante una vacanza estiva. Il processo di primo grado si era concluso con la condanna a tre anni e sei mesi di reclusione. Annullata, poi, dalla Corte d’appello di Sassari. Un risultato atteso dagli avvocati Giacomo Francini e Michele Galasso che, coadiuvati dai colleghi del Foro di Tempio Domenico Putzolu e Giampaolo Murrighile, assistevano da sei anni l’ex calciatore finito nella bufera, e che già nel corso del giudizio di primo grado avevano doviziosamente argomentato l’incompetenza territoriale del tribunale di Tempio a trattare il caso e le modalità inappropriate con cui erano stati sentiti i minori.

Ora l’archiviazione che mette fine ad un incubo. Anche se per i legali della moglie dell’ex giocatore la vicenda «Non si è per nulla conclusa». Sara Carsaniga e Nicola Devita sostengono che «Presso la procura di Cagliari pende altro procedimento nel quale è stato notificato avviso di conclusione di indagini nei confronti di Sereni e altri due soggetti sempre in relazione alle dichiarazioni rese dai minori».

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