La Nuova Sardegna

Le sardine si mobilitano: «Pronti a prendere l’isola»

di Stefano Ambu
Le sardine in una piazza (foto archivio)
Le sardine in una piazza (foto archivio)

A organizzare l’evento 2 studenti: "Su facebook siamo 24mila, in piazza non si sa". Raccoglieranno alimenti per i bisognosi. Canteranno Procurad'e moderare

05 dicembre 2019
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CAGLIARI. Saranno sardine che parleranno anche sardo. O meglio che canteranno tutte insieme Procurade 'e moderare, l'inno antifeudale composto nel 1795 da Francesco Ignazio Mannu. Ma, al raduno cagliaritano in programma sabato in piazza Garibaldi, ci saranno anche contenuti, non solo canzoni, legati all'isola. «Ma tutto è in fase di definizione- conferma anche Francesco Piseddu, uno dei giovani promotori del flash mob, tra i più attivi del movimento insieme a Lorenzo Caddeo - non possiamo anticipare niente: sarà una sorpresa». Di temi per caratterizzare la manifestazione in chiave "quattro mori" ce ne sarebbero a bizzeffe, dai trasporti alla questione energia. Ora si tratta solo di aspettare due giorni per capire le eventuali scelte "isolane" del movimento. «Per ora niente spoiler», ribadisce Piseddu. Sicura nel programma "Bella ciao" da cantare tutti insieme, come avvenuto nelle altre piazze italiane. Sui numeri poche certezze. Quando a fine settembre gli organizzatori sono andati in Questura la cifra indicativa fornita alla polizia era di circa 3mila persone. Ma nel frattempo le cose, in Italia e in Sardegna sono molto cambiate. La voglia di scendere in piazza è diventata sempre più grande. E il gruppo Facebook 6000 sardine lo testimonia ogni giorno con contatti in costante crescita.

«Moltissime persone stanno partecipando- racconta Piseddu- e si stanno dando da fare per aiutarci. In tutti i modi. Penso ad esempio a chi ci offrirà le casse. Ma è una gara a chi fa di più, c'è una grande voglia di fare». Sarà invasione? «Difficile sapere quanti saremo- confessa Piseddu- so solo che all'evento sui social ci sono 4mila persone. E nel gruppo ci sono 24mila partecipanti. Ci sono secondo me i presupposti giusti per arrivare a 6mila persone». Programma? Flash mob alle 19, ma è meglio arrivare un po' prima. «Non ci saranno molte differenze con quanto successo nelle altre piazze- anticipa Piseddu- canteremo Procurade 'e moderare, perché siamo sardi, e Bella ciao, la canzone antifascista più conosciuta. Ci saranno diversi interventi per fare un po' il punto della situazione, commentare quello che sta succedendo in piazza. Stiamo organizzando anche una raccolta di cibo a lunga scadenza come olio e pelati per le persone bisognose». Una rete a stretto contatto con quella nazionale. «Siamo in contatto ogni giorno con Mattia Santori (ndr uno dei leader più noti del movimento) - spiega- anche per condividere le impressioni su quanto sta accadendo nelle piazze di tutta Italia. Ma in realtà viene data molta autonomia alle singole piazze. Non abbiamo ricevuto obblighi e divieti di nessun tipo».

Anche i temi sono comuni al resto d'Italia. La locandina? Sfondo celeste, decine di pesciolini di tutti i colori. E parole che parlano chiaro: «Usciamo dalla rete, Cagliari si slega». Slega. Con la s colorata di rosso e il resto in blu. «Non vogliamo una politica che parli per slogan- racconta- e che fomenti odio e intolleranza. Siamo tutti contro la discriminazione e contro tutti i modi in cui si può declinare il fascismo. È questo il vero significato di essere sardine». Un entusiasmo contagioso. «Quando abbiamo visto i primi raduni in Emilia Romagna- dice- abbiamo pensato che anche la Sardegna non è esente da intolleranze e politica fatta di slogan. E abbiamo ritenuto che fosse interessante che anche la Sardegna fosse coinvolta e non rimanesse esclusa. Crediamo che anche la Sardegna voglia dire no a questa ondata d'odio». Entusiasmo a mille sui social tra scambi di impressioni, suggerimenti e foto delle sardine realizzate in casa e colorate a mano. C'è anche un sondaggio sulle canzoni, che accompagneranno la serata. Pezzi che raccontano molto le sardine. E che parlano di democrazia (People have the power), pacifismo (Imagine) e di ecologia (Com'è profondo il mare). E di Sardegna: la preferita è No potho reposare.
 

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