La Nuova Sardegna

Sassari, a processo dodici “pirati” della Nuova Sardegna

di Luca Fiori
Sassari, a processo dodici “pirati” della Nuova Sardegna

L'udienza rinviata al 21 aprile per alcuni difetti di notifica. L’editore si costituirà parte civile

12 dicembre 2019
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Bastava una copia Pdf pirata della “Nuova Sardegna” per raggiungere in pochi istanti anche migliaia di lettori del giornale che – senza spendere un centesimo – potevano comodamente sfogliare virtualmente il quotidiano e a loro volta regalarlo, postando la copia in altre chat di Whatsapp e Telegram.

In pochi istanti le copie pirata diventavano decine, forse centinaia o migliaia, con la viralità di tutto ciò che corre sulle reti social. Facile, veloce, gratis. E illegale, oltre che sleale nei confronti di chi ogni giorno fatica per tenere informati i suoi lettori. E infatti dodici di loro adesso si trovano a risponderne in tribunale. Appartengono al primo gruppo di “pirati” individuato dalla polizia postale dopo che i tentativi di moral suasion fatti attraverso vari appelli sul giornale sono caduti nel vuoto e l’editore della “Nuova”, la DB Information, assistita dall’avvocato Sebastiano Chironi, ha deciso di presentare denuncia. Il 21 aprile del prossimo anno dovranno presentarsi davanti al giudice in veste di imputati.

Dovranno rispondere del reato previsto dall’articolo 171 della legge sul diritto d’autore. Il decreto di citazione diretta a giudizio era stato firmato da Maria Paola Asara, sostituto procuratore della Procura della repubblica di Sassari. Il processo doveva iniziare ieri, ma è saltato per alcuni difetti di notifica. Sono stati chiamati a processo M.F. 49 anni di Porto Torres, S.P. 60 anni di Sassari, G.C. 55 anni di Stintino, A.C. 56 anni di Sassari, M.P. 51 anni di Sassari, P.B. 51 anni di Sassari, L.S. 49 anni di Sassari, M.E.M. 64 anni di Sassari, V.S. 59 anni di Sedini, A.C. 51 anni di Alghero, A.M. 46 anni di Porto Torres, G.S. 46 anni di Alghero. Altri indagati nell’inchiesta condotta dalla polizia postale hanno scelto di evitare il giudizio del tribunale pagando una multa di mille euro. La diffusione pirata delle copie digitali dei giornali sta mettendo a dura prova i conti delle aziende editoriali, che a causa di questo fenomeno vedono ridursi le copie vendute in edicola.

Nel processo che prenderà il via il prossimo 21 aprile, l’editore della Nuova Sardegna si costituirà parte civile con il proprio legale.

«Lo faremo – spiega l’avvocato Sebastiano Chironi – al fine di ottenere il risarcimento dei danni economici provocati dalle mancate vendite del giornale cartaceo e dai mancati abbonamenti ai quali si aggiunge il danno da indebito sfruttamento dell’opera dell’ingegno altrui, tutelata dalla legge sul diritto d’autore».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative