La Nuova Sardegna

SASSARI. La dispersione scolastica nell’isola è sempre più un dramma. I numeri sono catastrofici: Sardegna prima regione per abbandoni con oltre il 37,5 per cento degli studenti e Nuoro che raggiunge il picco - record nazionale anche questo - del 42,7 di giovani che non concludono gli studi. Per contrastare il fenomeno la giunta, su proposta di Biancareddu, ha stanziato 900mila euro per il 2019 e ulteriori 100mila per il 2020 da destinarsi alla prosecuzione dei laboratori didattici extracurriculari previsti dal programma Tutti a Iscol@. I fondi sono assegnati, con criterio proporzionale rispetto al bacino di autonomie scolastiche di competenza, in favore delle cosiddette “scuole-polo” che altro non sono che le autonomie scolastiche che rappresentano un punto di riferimento per l’attuazione del programma Tutti a Iscol@ e che garantiscono l’attività di coordinamento amministrativo di tutte le autonomie scolastiche partecipanti.

«Nelle scuole – spiega l’assessore Andrea Biancareddu – sono state promosse alcune attività di sostegno alla didattica ordinaria, con particolare riferimento alle discipline di base, attraverso l’utilizzo del Fondo sociale europeo, permettendo ai ragazzi in difficoltà di avere un aiuto supplementare. Inoltre sono state realizzate delle azioni volte a favorire l’inclusione e superare le difficoltà che molti studenti incontrano sul piano relazionale, psicologico, comportamentale». Inoltre, sono stati realizzati laboratori scolastici extracurricolari che integrano l’offerta formativa tradizionale e curriculare con proposte che sono finalizzate a sviluppare le competenze con metodi moderni e al fine di rendere l’ambiente scolastico attrattivo anche per gli studenti a rischio di abbandono scolastico.