La Nuova Sardegna

Sassari, Le Ragazze Terribili: portiamo nel mondo la cultura sarda

Sassari, Le Ragazze Terribili: portiamo nel mondo la cultura sarda

L’associazione ha vinto un bando della Regione. ll suo spettacolo sarà esportato in Giappone e Finlandia

18 dicembre 2019
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SASSARI. Un progetto che proietta la cooperativa Le Ragazze Terribili in una dimensione internazionale. L'organizzazione culturale tutta al femminile, e che opera a Sassari da più di trent'anni, si è aggiudicata un bando del Por Sardegna per il lancio di iniziative culturali da sviluppare in tutto il mondo. Si tratta del cosiddetto IdentityLAB2 e porterà una storica produzione delle Terribili - lo spettacolo "Koi Cantando Danzavamo" di Chiara Murru - a essere rappresentato in Giappone, Finlandia, Romania e Portogallo e a ospitare in Sardegna operatori culturali di quei Paesi: il primo appuntamento sarà il 19, 20 e 21 dicembre a Sassari, Alghero, Orani e Mamoiada. Lo scopo del bando non è tanto finanziare tour all'estero ma stimolare le imprese culturali sarde ad aprire nuove collaborazioni con mercati inesplorati, come spiega la presidente della cooperativa, Barbara Vargiu: «Abbiamo accettato questa sfida perché riconosce il valore economico e produttivo della nostra attività e ci consente di avviare relazioni impensabili fino a poco tempo fa. Le imprese culturali fanno girare l'economia e sono in grado di rappresentare un territorio». Negli ultimi anni Le Ragazze Terribili hanno investito molto sulla formazione interna e sulla capacità di scrivere progetti, collaborando con le principali realtà locali legate all'innovazione sociale. «Chi lavora con la cultura può percorrere un'infinità di strade diverse – prosegue Barbara Vargiu – ma è necessario mettersi continuamente in discussione e non aspettare la manna che piove dal cielo. Scrivere progetti richiede impegno e competenza ma quando arrivano i risultati la fatica è ampiamente ricompensata».

Di fronte al bando IdentityLAB2 lo spettacolo "Koi Cantando Danzavamo" è sembrato il prodotto migliore da proporre nei mercati internazionali. Si tratta di una performance in maschera con la regia di Chiara Murru e le musiche di Francesco Medda Arrogalla, che negli anni scorsi è stata rappresentata con successo in diversi siti archeologici dell'isola. L'opera prende ispirazione del romanzo di Sergio Atzeni "Passavamo sulla terra leggeri" e porta sul palco la tradizione delle maschere dei Mamuthones, realizzate da Franco Sale, e l'innovazione del linguaggio teatrale contemporaneo e delle sonorità elettroniche. Una performance capace di promuovere la dimensione identitaria della Sardegna, una maschera tradizionale amatissima, il rito del carnevale e la storia letteraria dell'isola. Tutto questo guardando al futuro, reinterpretando in chiave contemporanea il mito e le musiche della tradizione. La prima tappa del progetto è rappresentato dall'accoglienza degli ospiti stranieri che saranno protagonisti di un tour alla scoperta della Sardegna e del suo patrimonio. Ci saranno Kuniaki Ida, maestro e regista giapponese, fondatore del Teatro Arsenale di Milano, e Takashi Morishita, docente della Keio University di Tokio, i rappresentanti del Festival Artes A’ Rua di Evora (Portogallo), Deborah Raulin del Theater Konstanz (Germania) e i rappresentanti dell'associazione Teatteri Metamorfoosi e il Network Catalysti di Tampere (Finlandia). Il tour toccherà Sassari e Alghero per poi condurre gli ospiti a Mamoiada e al Museo della Maschera Mediterranea, a Orani e al Museo Nivola dove parteciperanno alla seconda edizione del Festival dell'Innovazione e potranno assistere alla messa in scena di “Koi Cantando Danzavamo”.

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