La Nuova Sardegna

Migrazione, gli arrivi dall’estero superano gli addii alla Sardegna

di Alessandro Pirina
Migrazione, gli arrivi dall’estero superano gli addii alla Sardegna

Ma i dati Istat confermano il trend di fuga verso il Nord Italia. E i flussi interni continuano a orientarsi su Cagliari

18 dicembre 2019
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SASSARI. L’isola perde appeal. La difficoltà di trovare un lavoro, le scarse opportunità professionali o anche l’eccessiva stagionalità sono sicuramente tra le cause che spingono i sardi a cercare risposte altrove. Ma se fino a qualche tempo fa la terra promessa sembrava oltre confine oggi si sta consolidando un’emigrazione interna, verso quel nord Italia che negli anni del boom aveva visto arrivare migliaia di sardi, e di meridionali in genere. Fortunatamente i numeri di oggi sono inferiori, ma da qualche anno il saldo tra chi arriva in Sardegna e chi la lascia per la penisola è a favore di questi ultimi. Questo è quanto emerge dal report dell’Istat sulle iscrizioni e sulle cancellazioni anagrafiche della popolazione residente nel 2018. Un’indagine - bisogna precisare - che non tiene conto dei tanti che decidono di lasciare l’isola ma, in attesa di trovare un’occupazione stabile, mantengono la residenza nella città di provenienza.

Nuovi residenti. In termini assoluti quelli che nel 2018 si sono iscritti all’anagrafe di un Comune sardo sono 34.450. Circa 500 in più di quelli che invece si sono cancellati. Dal punto di vista numerico, dunque, poco è cambiato. Ma analizzando i dati si scopre che coloro che arrivano dall’estero sono più numerosi di quelli che lasciano l’isola per trasferirsi oltre confine. Nel 2018 sono stati 5.405 i cittadini che hanno preso residenza in Sardegna, cancellandosi da una anagrafe straniera e iscrivendosi soprattutto in quelle delle province di Cagliari e Sassari. Sono stati invece 3.496 quelli che hanno fatto il percorso contrario e hanno lasciato l’isola per un Paese estero. Un dato in linea con quello degli ultimi anni, ma superiore rispetto al passato pre crisi: nel 2007 i sardi che presero la residenza all’estero furono appena 970.

Spostamenti interni. I cambi di residenza all’interno della stessa provincia sono stati 16.199, spesso da un piccolo centro verso la città più popolosa. Soprattutto a Cagliari e Oristano. Quasi 7mila invece i trasferimenti di residenza tra una provincia e l’altra della Sardegna. Anche in questo caso con Cagliari che fa la parte del leone: nel 2018 sono state 594 le persone che hanno scelto il capoluogo a discapito di un’altra provincia dell’isola. A farne le spese soprattutto Nuoro, con un decremento di 125 residenti a favore del resto dell’isola.

Verso nord. Cambia lo scenario quando si parla di trasferimento della residenza verso altre province italiane. In questo caso il saldo è negativo per tutta la Sardegna. In totale, nel 2018 sono state 7.218 le persone che hanno lasciato l’isola per trasferirsi oltre Tirreno. Contro i soli 5.940 che dalla penisola hanno scelto di spostarsi in Sardegna. Un dato da cui emerge una nuova emigrazione verso il settentrione. Perché, analizzando i dati, si scopre che la maggior parte ha preso la residenza in una città del nord. Il saldo migratorio vede prevalere sulla Sardegna la Lombardia, seguita da Emilia Romagna, Veneto e Piemonte. Al contrario, seppur di poche decine, sono più numerosi quelli che hanno lasciato Sicilia e Puglia di quelli che hanno fatto il percorso contrario.

Cittadini stranieri. In attivo il numero degli stranieri che prendono la residenza in Sardegna. Nel 2018 sono stati 7.026 a fronte dei 3.693 che l’hanno spostata. La maggior parte arriva dall’estero, 4.273 contro i 2.753 che invece si trasferiscono all’interno dell’Italia. La situazione si capovolge quando si parla di cancellazioni. In questo caso solo 485 su 3.693 hanno lasciato l’isola per l’estero. La maggior parte si è trasferita in un’altra provincia italiana.

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