La Nuova Sardegna

Oniferi, lega il cane all’auto e lo trascina sino a ucciderlo

Oniferi, lega il cane all’auto e lo trascina sino a ucciderlo

Brutale episodio scoperto dai carabinieri grazie alle tracce di sangue sull’asfalto Il proprietario del mezzo incastrato dalle telecamere: rischia da 3 a 18 mesi

22 dicembre 2019
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ONIFERI. A Siniscola cinque anni fa furono i carabinieri a notare un'auto che trascinava un cane, o quello che ne restava, legato al gancio traino: la bestiola era “colpevole” di aver disturbato il bestiame e per questo era stato condannato a una morte crudele. Quell’episodio scatenò l'opinione pubblica che condannò all'unanimità il gesto atroce compiuto da un allevatore di Irgoli che in seguito, come riportano le cronache, ha dovuto risponderne nelle aule di giustizia del Tribunale di Nuoro. A Oniferi qualche giorno fa è andata in onda la stessa scena. E anche questa volta la scoperta è avvenuta grazie ai carabinieri, in questo caso quelli della Compagnia di Ottana che durante un normale e ordinario giro di perlustrazione hanno notato delle tracce di sangue sull'asfalto e hanno deciso di verificare dai sistemi di videosorveglianza da cosa derivassero. La scena vista sugli schermi era già tristemente conosciuta. Cambiava solo la località. Non è stato difficile per i militari individuare a chi appartenesse l'auto e fare tutte le opportune verifiche per arrivare all'autore del fatto avvenuto in pieno giorno. Dopo aver assicurato legandola con una corda alla parte posteriore dell’auto la povera bestia, un cane di taglia media e di colore nero, il proprietario del mezzo lo ha trascinato per le vie del centro cittadino anche a velocità elevata, procurando all'animale una sofferenza atroce, sino alla morte. Un'azione che per la sua brutalità ha colpito profondamente gli stessi uomini dell'Arma che hanno visionato le immagini. Grazie a queste infatti ogni possibile dubbio è stato fugato consegnando alla verità l'autore del misfatto che è stato denunciato in stato di libertà per maltrattamento di animali. Dovrà rispondere infatti del reato che prevede, come spiegano gli stessi carabinieri, la pena della reclusione da tre a diciotto mesi o la multa da 5mila a 30mila euro. La notizia ieri pomeriggio ha scosso profondamente il popolo del web, che ha reagito con una ferma condanna del gesto e parole unanimi per l'efferatezza di un'azione ingiustificabile compiuta con spavalderia alla luce del sole e all'interno di un centro urbano.

Dell'autore non sono state rese note le generalità, quel che è certo è che presto dovrà spiegare i motivi, se ci possono essere, che l’hanno portato a escogitare il piano crudele di eliminazione del cane senza però pensare alle conseguenze, alle evidenti tracce lasciate e all'occhio vigile di carabinieri e telecamere.

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