La Nuova Sardegna

Siniscola, i gioielli della Murino per aiutare le aziende devastate dai roghi

di Mauro Piredda
Siniscola, i gioielli della Murino per aiutare le aziende devastate dai roghi

L’attrice devolverà il 10 per cento del ricavato delle vendite della linea che porta il suo nome: «Un piccolo contributo per aiutare chi ha perso tutto»

31 dicembre 2019
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SINISCOLA. Non si ferma la solidarietà nei confronti delle famiglie e delle aziende siniscolesi danneggiate dai roghi di fine luglio. Accompagnata dal padre Silvio e dalla madre Annamaria, è arrivata a Siniscola l’attrice Caterina Murino. Ad attenderla il sindaco Gian Luigi Farris e alcuni amministratori di maggioranza ed esponenti delle opposizioni. Il racconto della Murino è partito dallo sguardo sofferente di chi, come il padre in Ogliastra, perse molti frutti del suo lavoro in campagna a causa degli incendi: «Quegli occhi mi sono rimasti sempre impressi. E vedendo le immagini del signor Cossu e di tante altre famiglie che hanno perso il proprio bestiame e la casa ho detto: qui bisogna fare qualcosa».

L’attrice ha annunciato che devolverà al fondo comunale di solidarietà, aperto nelle ore successive al passaggio distruttivo delle fiamme, il 10 per cento del ricavato della vendita (da agosto a dicembre) dei gioielli della linea “Caterina Murino Jewellery”: «Non appena ho messo da parte un po’ di denaro dalla vendita di questi gioielli in filigrana mi sono messa in contatto con il sindaco Farris grazie al suo collega Giovanni Santo Porcu (il primo cittadino di Galtellì, ndc). È una cifra irrisoria, una goccina in mezzo al mare, ma se tutti insieme riuscissimo a mettere insieme tutte queste goccine potremmo dar vita a un fiume».

La linea che porta il nome della Murino nasce, come annunciato da lei stessa, per aiutare l’artigianato sardo. «Io voglio ringraziare personalmente gli artigiani che lavorano con me e tutte quelle persone che, acquistando i gioielli, hanno dato il loro contributo. E ringrazio anche il sindaco Farris per questa bella giornata». Un mese fa il consiglio comunale ha approvato a maggioranza il “Regolamento comunale del fondo di solidarietà per i danneggiati dall’incendio del 28 e 29 luglio 2019”, misura necessaria per decidere come destinare le risorse raccolte dai singoli e durante l’evento “Un canto per Siniscola” del 26 settembre al quale hanno partecipato i Saluti, la formazione acustica dei Cordas et Cannas, i Collage, Benito Urgu, Maria Giovanna Cherchi, i Bertas, Maria Luisa Congiu, gli Istentales, tre gruppi folk locali (La Caletta, thiu Juanne Piu, Cucuru ‘e Janas), due cori polifonici (Montalbo e Santa Lucia) e quattro gruppi di canto a tenore (Sant’Efis, Santu Jacu, Montalbo e Luisu Ozanu).

L’84 per cento della cifra raggiunta (poco più di 30 mila euro) sarà destinato a chi ha subito la perdita della casa o danni all’azienda; la restante parte per i privati che hanno subito danni più lievi. L’area percorsa dal fuoco ha raggiunto una estensione di 511,9 ettari, di cui 403,11 di aree agroforestali. All’indomani degli incendi si recarono sul posto l’assessore regionale all’ambiente Gianni Lampis e i consiglieri di opposizione Massimo Zedda e Francesco Agus.

Nel mese di agosto arrivò la notizia, annunciata dagli assessori Roberto Frongia (Lavori pubblici) e Giuseppe Fasolino (Bilancio), del finanziamento di oltre 1 milione di euro per «ripristinare le infrastrutture idrauliche danneggiate nella zona di Murtas Artas e per estendere il sistema di irrigazione fino al sito rurale di “S’Istrumpu”».
 

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