La Nuova Sardegna

CAGLIARI. Comincia col sorriso il nuovo anno per gli ex dipendenti della Compagnia lavoratori portuali di Cagliari: dal 2 gennaio saranno di nuovo al lavoro. A quasi due anni dal fallimento dell'impresa che operava nel porto di Cagliari, sono stati sottoscritti i contratti per l'assunzione di tutti e 39 i dipendenti all'interno dell'Agenzia per il lavoro portuale della Sardegna, costituita ad hoc per salvaguardare i posti di lavoro. L'attuale assetto organico è stato autorizzato dal ministero delle infrastrutture e dei trasporti per una prima fase sperimentale della durata di dodici mesi, al termine dei quali si procederà a una nuova valutazione del rapporto tra forza lavoro e dinamiche portuali. Insomma un anno di lavoro in più assicurato per i 39 ex dipendenti della Clp, molti dei quali giunti a conclusione del periodo di trattamento della Nuova assicurazione sociale per l’impiego (Naspi) e che hanno ultimato l’attività di aggiornamento professionale finalizzata al reimpiego in quelle attività che le dinamiche del lavoro portuale richiederanno.

«Con un paziente lavoro e una grande determinazione – spiega Massimo Deiana, presidente dell'autorità portuale del mare di Sardegna che partecipa alla nuova nata Alps per il 16 per cento – siamo riusciti a mantenere fede all'impegno assunto in fase di costituzione dell'Agenzia, il cui primo scopo è stato quello di dare una risposta occupazionale ai lavoratori della fallita Compagnia portuale. Sento il dovere di condividere questo traguardo con le imprese portuali, Impresa Terminalista di Cagliari (Iterc Srl), Impresa portuale di Cagliari (Ipc Srl), Combined terminal operators (Cto Srl) e Cagliari Ro-Ro Terminal Srl, che ringrazio per aver assunto, con grande senso di responsabilità, l'onere di partecipare alla compagine societaria dell'Agenzia, dando vita ad uno strumento indispensabile per il buon funzionamento dell'intero cluster portuale sardo».