La Nuova Sardegna

Test sui motori spaziali un laboratorio nell’isola

di Claudio Zoccheddu
Test sui motori spaziali un laboratorio nell’isola

Nel poligono del Salto di Quirra verranno provati i propulsori per le astronavi Pronti 33 milioni per finanziare il progetto e per realizzare le infrastrutture  

31 dicembre 2019
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SASSARI. L’idea è ambiziosa: testare in Sardegna i motori a propulsione liquida per le astronavi del futuro. Ma quella annunciata dal presidente della Regione, Christian Solinas, è più che una semplice ambizione ma un progetto che ha come base una delibera già approvata dalla Giunta sulla “compatibilità ambientale per la costruzione di un banco di prova per motori a liquido e di un impianto per la realizzazione di componenti in carbon-carbon – uno dei più resistenti, avanzati e promettenti materiali prodotti dall’ingegneria aerospaziale – nel comune di Perdasdefogu. Perché il luogo che accoglierà il laboratorio di ricerche è proprio il poligono del Salto di Quirra.

L’annuncio. «Stiamo lavorando per fare in modo che la nostra isola diventi un centro di riferimento nazionale per i progetti legati a ricerca e innovazione nel settore aerospaziale – spiega il presidente Solinas – e siamo impegnati quotidianamente per creare le condizioni affinché si sviluppi sempre più un ecosistema attrattivo che ci permetta di cogliere le sfide tecnologiche globali, anche grazie alla collaborazione con l’Agenzia spaziale italiana (Asi) e il Dass, il Distretto aerospaziale della Sardegna».

La delibera. Il documento, approvato su proposta dell’assessore all’Ambiente, Gianni Lampis, descrive un intervento che ha costo complessivo stimato intorno ai 33 milioni di euro e che si inserisce nell’attuazione del Progetto di ricerca e sviluppo “Space Propulsion Test Facility (Sptf)” cofinanziato dalla Regione, dal ministero per lo Sviluppo economico e dalla società proponente “Avio Spa”.

I tempi. La durata dei lavori che saranno necessari per completare la realizzazione delle opere è di 18 mesi mentre nei primi tre anni di svolgimento del progetto è stato previsto l’impiego di 21 persone che, a progetto avviato, arriveranno fino a 35 unità lavorative tutte altamente specializzate e rappresentate da ingegneri, chimici, informatici, e tecnici.

Il poligono. L’area in cui sarà realizzata l’opera ha un estensione di circa 6,5 ettari all’interno del Poligono sperimentale di interforze di Salto di Quirra. Il banco di prova su cui si misurerà il laboratorio sperimentale è quello orientato verso l’esecuzione dei test necessari per lo sviluppo e per la qualifica dei motori aerospaziali a propulsione liquida, ovvero modernissimi motori alimentati a propellenti criogenici che si basano su un alto contenuto tecnologico e di innovazione. «Abbiamo creduto in questa iniziativa, oltre che per l’indiscutibile valenza tecnologica in grado di dare una nuova prospettiva alla ricerca in Sardegna, anche per le ricadute socio-economiche attese sul territorio. Siamo convinti di assicurare una nuova prospettiva di crescita e occupazione e per questo abbiamo coinvolto le amministrazioni locali”, ha puntualizzato l’assessore Gianni Lampis riferendosi alle aree interessate dal poligono.

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