La Nuova Sardegna

Un cimitero di agnelli sulle rive dell’Omodeo

di Maria Antonietta Cossu
Un cimitero di agnelli sulle rive dell’Omodeo

Sedilo, scoperto in un terreno dell’Enel: l’area ora dovrà essere risanata

31 dicembre 2019
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SEDILO . Un enorme cumulo di scarti animali è stato abbandonato in riva al lago Omodeo, nell'area della vecchia tramoggia. La discarica abusiva è stata scoperta casualmente da alcuni cittadini lo scorso fine settimana ed è stata segnalata alle autorità. I rifiuti sono stati scaricati in un terreno nelle campagne di "Piras", che per effetto di un esproprio legato a cause di pubblica utilità era da tempo nelle disponibilità dell'Enel. In qualità di titolare della proprietà del sito deturpato, e in assenza di un responsabile su cui rivalersi, la società elettrica sarà obbligata a risanare l'area a proprie spese. L'azienda è già stata precettata dall'amministrazione comunale attraverso un'ordinanza che impone di rimuovere e di smaltire i resti animali entro oggi. Ieri l'Enel ha comunicato al Comune di aver avviato le procedure preliminari alle operazioni di sgombero e di bonifica, che presumibilmente si concluderanno nelle prossime ore. Contestualmente al provvedimento emanato dal Comune è scattata d'ufficio la denuncia contro ignoti, ai quali stanno cercando di risalire i carabinieri e la polizia municipale, che hanno effettuato i sopralluoghi. Sabato è stata richiesta anche l'ispezione sanitaria degli operatori dell'Ats-Assl. I veterinari del Servizio salute animale hanno accertato che si trattava di stomaci e prestomaci di agnello prelevati da almeno un migliaio di esemplari. Sono state rinvenute anche alcune carcasse di ovini da latte, circoscritte a poche unità. Secondo gli investigatori la massiccia quantità di avanzi potrebbe provenire da qualche impianto di macellazione, ma allo stato attuale è tutto è confinato nel campo delle ipotesi. È un fatto, invece, che la vasta distesa di scarti animali ha attirato stormi di volatili necrofagi e che questi, gabbiani e cornacchie in primis, stiano trasportando i resti anche in acqua o nei terreni vicini: «Per questa ragione – si legge nell'ordinanza dei sindaco di Sedilo – si rende necessaria la rimozione e lo smaltimento della massa organica nei tempi più rapidi possibili».

La discarica di scarti animali è l'ennesima ferita inferta all'habitat lacustre e al territorio circostante, dove nell'arco di decenni sono stati abbandonati rifiuti di ogni genere. Tanto il versante del Guilcier che le sponde del Barigadu sono stati spesso scambiati per pattumiere a cielo aperto nelle quali disfarsi di eternit, pneumatici, carcasse d'auto e ingombranti di ogni tipo. Una situazione spesso denunciata dalle amministrazioni comunali che non più tardi di qualche settimana fa hanno ottenuto dalla Regione il via libera alla costituzione del Contratto di lago e al finanziamento di mezzo milione di euro destinato a uno studio di fattibilità sulla bonifica delle acque dell'Omodeo e della cintura circostante.

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