La Nuova Sardegna

Domusnovas, bomba carta sulla porta di casa

Domusnovas, bomba carta sulla porta di casa

L’ordigno è stato sistemato davanti all’ingresso dell’abitazione di un allevatore. Non ci sono feriti

04 gennaio 2020
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DOMUSNOVAS . Un boato sordo nel cuore della notte ha fatto sobbalzare nel sonno mezzo paese, svegliato di soprassalto dall’esplosione di una bomba carta sistemata davanti al portoncino d’ingresso di un’abitazione in via Musei, strada di raccordo del centro urbano alla statale 130.

Il destinatario dell’ordigno artigianale confezionato con qualche centinaia di grammi di polvere pirica è l’allevatore Sebastiano Gioi, 61enne originario di Desulo, sposato e titolare di un’avviata azienda agraria nelle vicine campagne del territorio comunale di Siliqua. Un personaggio con un passato coperto da ombre pesanti e con precedenti che lo avevano anche portato in carcere diverse volte. La prima volta era stato accusato di essere una delle tre vedette che segnalavano il percorso di fuga all’autista della banda, di prevalente componente desulese (fra le menti c’era anche l’ex direttore dell’Unione Sarda Antonangelo Liori), che nel 1999 effettuò una clamorosa e spettacolare rapina alla Banca di Sassari di via Garibaldi, a Cagliari.

Nel 2004 finì nuovamente in carcere, questa volta con l’accusa di favoreggiamento. Gioi era stato sorpreso nel suo ovile insieme a un latitante che era ricercato per quella stessa rapina. Un passato movimentato che non può essere sottovalutato dai carabinieri della compagnia di Iglesias e della stazione di Domusnovas che adesso indagano per scoprire se la bomba carta messa davanti al portoncino della sua abitazione possa essere riconducibile a quell’oscuro passato o se sia figlia di recenti screzi maturati nell’ambiente agropastorale. Il pesante avvertimento è stato fatto alle 2,20 della notte tra giovedì e ieri. Ignoti hanno collocato e fatto esplodere l’ordigno confezionato artigianalmente con diversi etti di polvere davanti al portoncino d’ingresso dell'abitazione di Gioi, in un moderno semi porticato di via Musei 136. L’allevatore dormiva nella sua camera da letto al primo piano quando la deflagrazione ha fatto tremare muri e ha infranto i vetri anche delle case vicine. Il portoncino d’ingresso è stato è stato divelto e proiettato verso l'interno della casa a una distanza di circa 4 metri, danneggiati anche alcuni arredi all’ingresso della casa. Nessun danno invece alle persone, a parte lo spavento che ha preoccupato anche i residenti nelle abitazioni vicine. È stato lo stesso Sebastiano Gioi ad avvertire i carabinieri della compagnia di Iglesias, giunti in breve sul posto con una pattuglia del Radiomobile, accompagnati dai militari della stazione di Domusnovas. Più tardi sono arrivati da Cagliari anche gli artificieri del comando provinciale che hanno raccolto i reperti trovati sulla scena della deflagrazione per provare a leggere dal punto di vista tecnico il misterioso attentato dinamitardo che ha movimentato la notte di Domusnovas . (l.on)

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