La Nuova Sardegna

l’impegno di franceschini 

Il ministro scommette sulle ferrovie: «Il 2020 sarà l’anno della rinascita»

Il ministro scommette sulle ferrovie: «Il 2020 sarà l’anno della rinascita»

SASSARI. Il preambolo è di quelli incoraggianti, resta da capire se il seguito lo sarà altrettanto. Il ministro Dario Franceschini ha iniziato gennaio saltando tutti gli indugi: «Il 2020 sarà l’anno...

05 gennaio 2020
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SASSARI. Il preambolo è di quelli incoraggianti, resta da capire se il seguito lo sarà altrettanto. Il ministro Dario Franceschini ha iniziato gennaio saltando tutti gli indugi: «Il 2020 sarà l’anno delle ferrovie turistiche – ha detto –. È ora di promuovere un'altra forma di turismo che permetta al viaggiatore di percorrere il nostro paese in modo sostenibile e lungo le tratte storiche delle ferrovie, ammirando paesaggi magnifici e toccando località di struggente bellezza». Con le parole, però, non si riparano le traversine: «Nel 2020 investiremo per potenziare, promuovere e valorizzare questa forma di turismo perché i nuovi flussi di visitatori che aspettiamo non potranno essere concentrati nelle sole grandi città d’arte».

Praticamente un assist a porta vuota per l’assessore al Turismo Gianni Chessa che ieri, a bordo del ternino verde in viaggio per Mandas, ha provato a fare gol in rovesciata chiedendo una pioggia di milioni di euro per la sistemazione delle cinque linee che attraversano la Sardegna. La risposta di Franceschini non può essere immediata perché l’impegno sarà imponente dato che il totale delle linee citate dal ministro è di circa 800 chilometri “che attraversano parchi nazionali, aree protette e territori densi di storia e cultura” di cui più della metà dovrebbe essere in Sardegna, che conta 437 chilometri di strada ferrata ad altissima vocazione turistica.

In ogni caso, quello anticipato dal ministro sarebbe il secondo intervento sul “trenino verde” perché poco più di un anno fa la Regione aveva destinato alle ferrovie turistiche un gruzzoletto di più di 30 milioni di euro per rimettere in sesto le linee chiuse e per garantire la manutenzione di quelle aperte e dei mezzi. Per la manutenzione e la riapertura dei 437 chilometri di linee erano stati destinati 10,3 milioni di euro che erano la parte più significativa di un protocollo d’Intesa firmato dalla giunta Pigliaru con il comitato del trenino verde che prevedeva anche 7,5 milioni di euro all’anno (per tre anni) per la manutenzione ordinaria delle linee. Adesso la posta si è alzata, il ministero sembra pronto a contribuire e, contestualmente, la Sardegna chiede più attenzione per la cura e la valorizzazione di percorsi che sono entrati a far parte della storia della letteratura, grazie al racconto di D. H. Lawrence, ma che faticano a trovare una collocazione stabile in quella del turismo. (c.z.)

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