La Nuova Sardegna

Il trenino verde allunga la corsa sino al mare

Il trenino verde allunga la corsa sino al mare

La proposta di un’associazione: abbinare un giro in yacht alle tratte. L’assessore Chessa ci pensa

07 gennaio 2020
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CAGLIARI. Un Trenino verde pronto ad attraversare anche il mare. Non ci saranno però binari in acqua ma le carrozze che si fermerebbero quasi in riva permettendo ai passeggeri di salire su uno yacht a vela, per poi tornare a terra e riprendere il percorso interrotto.

Per il momento non c’è nulla di concreto ma solo un’idea che si è trasformata in una proposta finita sul “piatto” del Trenino verde del futuro. Gianfranco Damiani, il portavoce dell’Alturs – l’alleanza per un turismo responsabile e sostenibile in Sardegna (con Touring club, Italia Nostra, Slow food, Federparchi e associazione italiana turismo responsabile e adesioni di Sardaigne en libertè e Gallura da valorizzare) – ne ha parlato con l'assessore del Turismo Gianni Chessa, in occasione del viaggio inaugurale del 2020 che il trenino ha compiuto partendo da Monserrato per arrivare a Mandas. Potrebbero però esserci ulteriori sviluppi nei prossimi giorni: l'idea bussa per entrare nel cantiere del rilancio dei quasi 400 chilometri di rete ferroviaria sarda. Una risorsa che può essere utilizzata per far conoscere ai vacanzieri una Sardegna diversa, seguendo l’onda di quello che già succede in Francia da qualche tempo. La particolarità dell'isola è quella di avere a disposizione il 35,6% – secondo i dati Alturs – dei tracciati delle ferrovie turistiche che si snodano in tutta Italia. Con una supremazia praticamente assoluta (pari al 95 per cento) per lo scartamento ridotto. La proposta della «alleanza» mira a riportare il trenino ai fasti dei primi anni Duemila. E l'idea è quella di creare quattro corridoi green attorno alle quattro linee turistiche tra Mandas e Sorgono, Mandas e Arbatax, Bosa e Macomer, Palau e Tempio a cui si dovrebbero aggiungere gli sconfinamenti in acqua in modo da coinvolgere anche le aree marine protette di Capo Carbonara, Tavolara, Asinara, Capo Caccia, Sinis-Mal di Ventre, Arcipelago della Maddalena oltre ad offrire un’alternativa balneare ai turisti su rotaie.

Si tratterebbe quindi di creare un sistema di collegamenti terra-mare con i passeggeri del Trenino che proseguirebbero il loro percorso sulle barche, magari a vela, per raggiungere un’altra tappa del viaggio in cui sarebbe possibile miscelare la scoperta dei tesori del mare della Sardegna con le bellezze delle zone interne.

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