Una veterinaria sarda tra le 10 donne dell’anno
L’oristanese Monica Pais della clinica “Due Mari” è stata selezionata dal Corriere della Sera
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ORISTANO. Si può anche volare sulle ali di quei bellissimi uccelli che ogni tanto passano per le sale della clinica veterinaria Due Mari. Si può volare talmente lontano che da via Cagliari a Oristano si finisca sulle copertine dei libri di successo con la propria firma in alto e poi nelle classifiche che mettono in fila i più meritevoli. Non sono certo verità matematiche, ma sicuramente regalano più di un sorriso a chi ci finisce quasi inaspettatamente.
In pochissimi anni, la veterinaria oristanese Monica Pais, ha scalato posizioni su posizioni e dalla struttura alla periferia della periferia d’Italia è finita con l’essere considerata tra le dieci donne più ben volute. La graduatoria è quella stilata dal Corriere della Sera che è andata a pescare l’oristanese che, non solo cura nella sua clinica decine di animali feriti che altrimenti non avrebbero una casa, ma si diletta anche a raccontare le loro storie nei libri che, manco a dirlo, sono finiti a loro volta in testa a classifiche nazionali. La veterinaria più amata dagli italiani ha infatti scritto i due libri “Animali come noi” e “Storia del cane che non voleva più amare”, entrambi ispirati da quel che i suoi occhi hanno visto nelle sale della clinica e a quel che le sue mani hanno potuto toccare ogniqualvolta c’è stato bisogno di intervenire per salvare la vita a qualcuno di quegli animali in difficoltà. Come il cane Palla, diventato quasi un’icona dei maltrattamenti e allo stesso tempo della “resurrezione” dopo aver vissuto per anni legato a una catena troppo stretta che gli aveva deformato il collo. La sua rinascita è la stessa di tanti altri animali che passano nella clinica.
In pochissimi anni, la veterinaria oristanese Monica Pais, ha scalato posizioni su posizioni e dalla struttura alla periferia della periferia d’Italia è finita con l’essere considerata tra le dieci donne più ben volute. La graduatoria è quella stilata dal Corriere della Sera che è andata a pescare l’oristanese che, non solo cura nella sua clinica decine di animali feriti che altrimenti non avrebbero una casa, ma si diletta anche a raccontare le loro storie nei libri che, manco a dirlo, sono finiti a loro volta in testa a classifiche nazionali. La veterinaria più amata dagli italiani ha infatti scritto i due libri “Animali come noi” e “Storia del cane che non voleva più amare”, entrambi ispirati da quel che i suoi occhi hanno visto nelle sale della clinica e a quel che le sue mani hanno potuto toccare ogniqualvolta c’è stato bisogno di intervenire per salvare la vita a qualcuno di quegli animali in difficoltà. Come il cane Palla, diventato quasi un’icona dei maltrattamenti e allo stesso tempo della “resurrezione” dopo aver vissuto per anni legato a una catena troppo stretta che gli aveva deformato il collo. La sua rinascita è la stessa di tanti altri animali che passano nella clinica.