La Nuova Sardegna

Via libera del governo alla dorsale del metano in Sardegna

Via libera del governo alla dorsale del metano in Sardegna

Ora la conferenza di servizi. Soddisfatto Solinas: "Un passo avanti"

14 gennaio 2020
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ROMA: Arriva anche l'ultimo via libera del governo alla dorsale del metano progettata da Enura, la joint venture di Snam e Sgi (Società gasdotti Italia) che prevede un tratto sud, da Cagliari a Palmas Arborea passando per il Sulcis, e uno a nord, da Palmas Arborea a Porto Torres e Olbia, collegato anche a Sassari e Nuoro. La commissione tecnica per la valutazione di impatto ambientale (Via) del ministero dell'Ambiente ha espresso parere positivo chiudendo così l'istruttoria.

Adesso è tutto pronto per il decreto congiunto con il ministero dell'Ambiente, dopodiché il Mise convocherà la conferenza dei servizi aperta a tutte le parti interessate dal progetto, compresi Comuni, Regione, sindacati e associazioni ambientaliste. "Con questo parere favorevole si compie un altro passo fondamentale per la realizzazione in tempi brevi di un'opera strategica per lo sviluppo dell'Isola", dice il presidente della Giunta regionale, Christian Solinas. "Con questo esame sul progetto della rete si conclude la fase tecnica e si compongono tutti i tasselli per arrivare alle decisive firme dei ministri competenti - aggiunge - in pochi mesi, da quando l'attuale Giunta regionale ha preso in carico il progetto metano, sono stati superati tutti i problemi tecnici, recuperando il tempo perso. Terminato l'iter procedurale, con la realizzazione delle infrastrutture, si potrà programmare il futuro energetico della Sardegna".

L'assessore dell'Ambiente Gianni Lampis sottolinea che "l'infrastruttura verrà realizzata con le dovute prescrizioni chieste dalla Regione e non ci sarà alcun impatto negativo. Si tratta di opere prevalentemente interrate, perciò tutte le piante saranno preservate e rimesse a dimora, e i siti di interesse comunitario e quelli archeologici coinvolti non saranno in alcun modo alterati". Resta de definire il nodo relativo al prezzo per la fornitura: "Continueremo la nostra battaglia in ogni sede per vedere riconosciuto un regime favorevole a chi vive e lavora nella nostra regione - spiega Solinas - per mettere i sardi nelle stesse condizioni del resto d'Italia e per colmare il gap del prezzo dell'energia".

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