La Nuova Sardegna

Ricorsi elettorali, udienza il 5 marzo

Ricorsi elettorali, udienza il 5 marzo

Il Consiglio di Stato ha unificato le cinque cause pendenti e respinte dal Tar

15 gennaio 2020
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CAGLIARI. Una sola udienza, il 5 marzo, per tutti i ricorsi elettorali. Lo ha deciso il Consiglio di Stato, che ha inserito in solo fascicolo le cinque cause ancora pendenti e mesi fa respinte dal Tribunale amministrativo regionale. A ricorrere in appello sono stati gli ex consiglieri regionali dell’Upc Antonio Gaia e Pierfranco Zanchetta, Marzia Collu, candidata non eletta dei Progressisti alle Regionali del 2019, gli ex capogruppo nella scorsa legislatura Pietro Cocco, Partito democratico, e Luca Pizzuto, Se-Lul, e Andrea Tunis candidato della lista Sardegna 20Venti. L’anno scorso, in primo grado, i ricorsi erano stati tutti respinti. Ma erano e continueranno a essere due i punti forti della contestazioni mosse da Antonio Gaia e dagli altri non eletti. Il primo: l’adesione tecnica da parte di diversi consiglieri uscenti della passata legislatura ad alcuni partiti (dalla Lega alle liste civiche a sostegno di Massimo Zedda) non rappresentati in Consiglio per aggirare l’obbligo di raccogliere le firme prima delle elezioni. Il secondo, invece, riguarda lo statuto della Lega, o meglio la differenza fra il partito che oggi ha nel simbolo anche la scritta «Salvini premier» e quello precedente dove lo slogan era «Lega Nord per l’indipendenza della Padania». Secondo i ricorrenti, nel presentare la lista per le elezioni Regionali il Carroccio avrebbe commesso più di un pasticcio. A margine il Consiglio di Stato dovrà esprimersi anche sulla suddivisione dei seggi fra gli otto collegi elettorali e il premio di maggioranza ottenuto dal centrodestra, la coalizione vincente un anno fa.

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