Azzera pratiche la legge è bloccata
CAGLIARI. La legge azzera pratiche è stata approvata, a fine dicembre, dal Consiglio regionale, ma da allora nulla si sarebbe mosso e l’arretrato è ancora fermo dov’era, negli uffici dell’agenzia...
17 gennaio 2020
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CAGLIARI. La legge azzera pratiche è stata approvata, a fine dicembre, dal Consiglio regionale, ma da allora nulla si sarebbe mosso e l’arretrato è ancora fermo dov’era, negli uffici dell’agenzia Argea . A sostenerlo, in due diverse interrogazioni, sono l’Udc-Cambiamo, gruppo di maggioranza, e i Progressisti dai banchi dell’opposizione. Secondo i primi, l’agenzia Laore è in attesa di ricevere da Argea le domande finora bloccate per i contributi regionali, e «non capiamo perché il trasferimento continui a essere rinviato di giorno in giorno».
Per Gianfranco Satta dei Progressisti la colpa ha un solo perché: «L’immobilismo della Giunta, che nel frattempo non ha nominato l’Unità di progetto e neanche individuato il personale e le risorse finanziaria necessarie per mettere a regime la soluzione votata all’unanimità dal Consiglio regionale. È evidente – prosegue Satta – che questa incertezza di cui purtroppo non vediamo la fine, provochi nuove tensioni, malumori e preoccupazioni». L’intervento straordinario per abbattere la burocrazia, va ricordato, dà l’incarico ad Argea di smaltire le oltre 51mila domande presentate, ancor prima dell’anno scorso, da agricoltori, allevatori e pescatori per ottenere i contributi dell’Unione europea. Altre 18mila domande, che invece sono quelle per i soli finanziamenti regionali, avrebbe dovute prenderle in carico Laore. Ma quello che, suo tempo, dalla maggioranza e dall’opposizione era stato presentato come un meccanismo perfetto si sarebbe inceppato dopo poche settimane, almeno stando alle interrogazioni presentate in Consiglio regionale. Ora spetterà all’assessorato all’agricoltura rispondere ai dubbi sollevati dai due partiti.
Per Gianfranco Satta dei Progressisti la colpa ha un solo perché: «L’immobilismo della Giunta, che nel frattempo non ha nominato l’Unità di progetto e neanche individuato il personale e le risorse finanziaria necessarie per mettere a regime la soluzione votata all’unanimità dal Consiglio regionale. È evidente – prosegue Satta – che questa incertezza di cui purtroppo non vediamo la fine, provochi nuove tensioni, malumori e preoccupazioni». L’intervento straordinario per abbattere la burocrazia, va ricordato, dà l’incarico ad Argea di smaltire le oltre 51mila domande presentate, ancor prima dell’anno scorso, da agricoltori, allevatori e pescatori per ottenere i contributi dell’Unione europea. Altre 18mila domande, che invece sono quelle per i soli finanziamenti regionali, avrebbe dovute prenderle in carico Laore. Ma quello che, suo tempo, dalla maggioranza e dall’opposizione era stato presentato come un meccanismo perfetto si sarebbe inceppato dopo poche settimane, almeno stando alle interrogazioni presentate in Consiglio regionale. Ora spetterà all’assessorato all’agricoltura rispondere ai dubbi sollevati dai due partiti.
